Dopo la stangata di S&P ecco in arrivo anche quella di Fitch. L’agenzia di rating americana è pronta a declassare l’Italia entro fine gennaio. La decisione sarebbe già stata presa, si attende solo l’ufficializzazione. Lo conferma il senior director di Fitch Italia, Alessandro Settepani, interpellato dai giornalisti a margine di una audizione alla Camera sul giudizio che l’agenzia potrà dare al Paese. “Ci sono buone possibilità che ci possa essere un downgrading da qui a fine gennaio”. “L’Italia ha una A+ con rating watch negative – e spiega – vuol dire che ci sono buone possibilità che venga downgradata entro la fine di questo mese”.
Da un giudizio sostanzialmente positivo a quanto fatto fino ad ora dal governo, ma non crede che gli ultimi interventi del governo possano modificare la situazione. “Sicuramente ha fatto un’azione utile (il governo Monti, ndr), seria e credibile, ma fino a quando i tassi resteranno alti c’è un problema di costo del rifinanziamento. Tutto questo è un fattore chiave”. Alessandro Settepani, senior director end head of business and relationship management di Fitch Italia, non si dice preoccupato per possibili provvedimenti dell’Ue contro le agenzie di rating. “Sulle agenzie di rating c’è un confronto aperto e serrato, sicuramente noi non siamo preoccupati. Dobbiamo spiegare bene quello che facciamo con le autorita”. E aggiunge. “Stiamo valutando i possibili provvedimenti”.
Grecia sarà default. Brutte notizie per Atene: la Grecia è insolvente e farà default. E’ questa la previsione di Edward Parker, responsabile dei rating sovrani europei di Fitch Rating. Per il dirigente dell’agenzia di rating americana l’accordo per imporre perdite ai creditori privati è da considerare default. “Anche per questo la crisi europea – dice Parker in un’intervista alla Bloomberg – sarà prolungata”.
Per una volta però Piazza Affari non si fa intimorire da Fitch e l’annuncio di un declassamento per l’Italia per fine gennaio. Il Ftse Mib guadagna circa l’1%.