Liberalizzazioni: tassisti in rivolta. Authority valuta precettazione

Continuano i disordini per le proteste dei tassisti  contro le liberalizzazioni. A Roma, sono stati  aggrediti due crumiri. Per questo motivo, l’ Authority valuta la possibilità di precettazione. La commissione di garanzia sugli scioperi, infatti, sta valutando infatti l’ipotesi di scrivere al ministero dell’Interno, ai prefetti e ai sindacati per vedere se ci sono gli estremi per arrivare ad un’ordinanza di precettazione.

Troppo violento infatti, viene giudicato il comportamento della categoria in sciopero. Dura, infatti, è stata  la reazione di un gruppo di tassisti che hanno accolto con fischi e calci, il passaggio del taxi di un collega, in Piazza Colonna. Fischi sono partiti ancora, al  passaggio di altre auto bianche in servizio, accompagnati da urla che intimavano: ‘Vergogna!’.

Nella  Capitale, alle 9:20  è iniziato il Consiglio dei ministri. Sul tavolo alcuni provvedimenti fra i quali un decreto legislativo per l’introduzione di un sistema di contabilità economico-patrimoniale e analitica, del bilancio unico e del bilancio consolidato nelle Università. Quanto ai provvedimenti sulla liberalizzazioni, ci sara’ solo un primo giro di tavolo – come ha confermato il ministro dell’Universita’, Francesco Profumo – mentre per il varo del pacchetto si dovra’ attendere il Cdm della prossima settimana. Durante il Consiglio, tuttavia, un’assemblea spontanea è stata organizzata sotto palazzo Chigi: sono circa 200 le auto bianche presenti. Un presidio, hanno detto alcuni contestatori, che non ha intenzione di sgomberare “fino a che non verranno smentite le indiscrezioni per cui si potrà fare il cumulo di licenze e di eliminazione della territorialità”. Qui, dicono altri autisti, “ce stanno a rovinà”. L’unico cartello che è apparso fra i conducenti infuriati è un gergale invito al premier perché desista, si calmi: “Mario Monti, scialla”. Nella capitale la protesta è iniziata giovedì sera alla stazione Termini e all’aeroporto di Fiumicino, anche con minacce contro quei pochi autisti che hanno preferito continuare a lavorare. Venerdì il fermo è pressoché totale.

Taxi fermi a Fiumicino, Roma, Napoli e Milano. Stop del servizio taxi oggi a Fiumicino. Chi approderà all’ aeroporto Leonard da Vinci, non troverà alcun taxi. Prosegue così la protesta categoria contro la bozza sulle liberalizzazioni. Gli unici taxi, in numero assai limitato comunque, si vedono nella zona partenze. Non si registrano comunque file di passeggeri agli stalli di prelevamento, nella zona arrivi del Terminal 1, perché  molti si erano già organizzati sapendo dell’agitazione, mentre altri anche con l’aiuto di pattuglie della Municipale vengono smistati su mezzi alternativi come pullman e treni. Annunci nelle aerostazioni informano i passeggeri sull’impossibilità di trovare taxi a causa dello stato d’agitazione in corso .Forti disagi nei trasporti, anche a Roma centro, dove oltre ai taxi, sono ferme anche le auto blu. Il presidio a Palazzo Chigi che,  come annunciato ieri sera, doveva riguardare solo le auto bianche libere dal servizio, sta facendo proseliti anche tra coloro che oggi avrebbero dovuto essere in turno. Alla stazione Termini si registrano forti disagi così come all’aeroporto di Fiuminino e a quello di Ciampino. I tassisti intanto si stanno raccogliendo a Largo Chigi: sono circa 150 e si dirigeranno a Palazzo Chigi. Anche a Fiumicino per i passeggeri in arrivo questa mattina all’Aeroporto non ci sono taxi. Continua così, dopo ieri sera, lo stato di agitazione della categoria contro la bozza sulle liberalizzazioni. Gli unici taxi, in numero assai limitato comunque, si vedono solo nella zona partenze.

Stessa situazione a Milano. Qui il servizio non è sospeso,  ma i taxisti stanno organizzando assemblee spontanee per discutere l’ipotesi del governo di liberalizzazione del servizio. Proprio a causa delle assemblee il numero delle auto in circolazione è inferiore per cui è difficile trovare un taxi. I maggiori disagi, ovviamente, agli aeroporti e alla stazione Centrale.

A Napoli, invece, c’è stata la seconda notte di assemblea in piazza del Plebiscito, con sospensione del servizio, da parte dei tassisti napoletani che stanno protestando. Molti i taxi rimasti parcheggiati per tutta la notte di fronte al Palazzo Reale. Il loro numero dovrebbe incrementarsi nelle prossime ore con l’arrivo di altre vetture in piazza del Plebiscito.

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