NAPOLI. ‘I lavori di somma urgenza che interesseranno alcune aree del monte Faito sono parte di un cronoprogramma che parte dall’immediato per poi essere sviluppato con un piano di assestamento forestale nel lungo periodo. L’assessore al Demanio, Sonia Palmeri, in seguito all’audizione da me promossa in commissione Trasparenza, ha avuto il merito di avviare una fase esecutiva per risolvere i problemi di degrado e abbandono che interessano il monte. La ringrazio per aver accolto le esigenze di un territorio da anni in stato di incuria’, dice Flora Beneduce. componente dell’Ufficio di Presidenza della Regione Campania, all’indomani dell’incontro che si è tenuto tra tecnici e amministratori degli enti coinvolti nella gestione del Faito Si tratta di un primo passo importante per restituire al Monte il prestigio di una località turistica d’eccellenza. La riapertura della Funivia e gli interventi che contemporaneamente saranno avviati proiettano il Faito in una nuova dimensione di crescita e sviluppo. Il monte Faito è una montagna facente parte della catena montuosa dei monti Lattari. Alto 1.131 metri, ha accesso sia da Castellammare di Stabia, che da Vico Equense ed era raggiungibile con l’omonima funivia, gestita dall’Ente Autonomo Volturno, dalla stazione di Castellammare di Stabia. Secondo la tradizione, sul monte Faito, si raccolsero in preghiera i santi Catello e Antonino, a cui apparve l’arcangelo Michele. Nei secoli scorsi, la montagna fu sfruttata per la produzione di legno e fu proprio grazie a questa importante risorsa che nel 1783 il re Ferdinando I delle Due Sicilie poté costruire a Castellammare di Stabia il cantiere navale, il quale si riforniva di legname provenienti proprio dai boschi del Faito, per la costruzione delle navi. Altra importante funzione che aveva la montagna riguardava la produzione di ghiaccio. Durante la stagione invernale infatti, ampi fossati, venivano riempiti con strati di neve e foglie, che con il passare del tempo, diveniva ghiaccio da poter utilizzare soprattutto durante la stagione estiva per la conservazione dei cibi. L’importanza del Faito, soprattutto come località turistica, accrebbe notevolmente dalla seconda metà del XX secolo, quando furono costruiti numerosi alberghi e villette residenziali, oltre ad un centro sportivo con piscina; nel 1950 venne ultimata la costruzione del nuovo santuario di San Michele arcangelo, mentre nel 1952, il monte fu collegato a Castellammare di Stabia da una funivia, di cui abbiamo parlato, che copriva l’intero percorso in otto minuti. Nel 1955, nelle vicinanze del santuario, furono inoltre impiantati dei ripetitori dalla Rai per il servizio televisivo.
Luigi Viscardi.