Una missione del Fondo monetario internazionale (Fmi), guidata dall’italiano Roberto Cardarelli, ha cominciato ieri a Buenos Aires una revisione dello stato dell’economia argentina, scossa nelle ultime ore da un ulteriore impennata del dollaro a 30,50 pesos e una crescita a 750 punti del Rischio Paese.
Si è trattato di un ‘lunedì nero’ in cui il ministero delle Finanze ha annunciato la sospensione delle aste quotidiane di dollari, cominciate in giugno, anche se poco dopo ha fissato per oggi una vendita di 500 milioni di dollari provenienti dalle riserve della Banca centrale.
Gli analisti hanno sostenuto che questa improvvisa decisione è stata frutto degli incontri avuti in giornata da Cardarelli con il ministro delle Finanze Nicolás Dujovne, e con il presidente della Banca centrale, Luis Caputo.