Ancora una giornata nera sui mercati azionari, con le Borse europee tutte in profondo calo. Spagna e Italia sono finite nel mirino dei mercati in una nuova giornata di ribassi che ha investito tutte le piazze europee, dove non si attenuano gli allarmismi innescati dallo stallo politico della Grecia e dai rinnovati rischi di contagio della crisi sui debiti pubblici. Oggi a far tremare i mercati sono state anche le banche spagnole che trascinano al ribasso Madrid: Bankia dopo un calo che raggiunge un preoccupatissimo 25% assesta le perdite al 12%. Seguendo la scia di inizio settimana le Borse del Vecchio continente chiudono tutte in rosso: Milano -1,46%, Londra –0,94%, Francoforte – 0,94%, Parigi -0,87%, Madrid -1,2% e Atene -3,79%.
Brutte notizie anche per lo spread. Il differenziale fra Bund e Btp a dieci anni, dopo aver sfiorato i 450 punti, ha chiuso a 441 (5 punti in più rispetto all’apertura). Chiusura in rialzo anche per i Bonos spagnoli, con uno spread che si attesta a 490 punti.
Super vertice europeo. Oggi il premier italiano, Mario Monti, quello britannico David Cameron, la cancelliera tedesca, Angela Merkel e il presidente francese, Francois Hollande terranno una videoconferenza in vista del G8 di Camp David. Ai capi di governo si unirà anche il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy. Anche se non è all’ordine del giorno i leader europei affronteranno il caso Grecia e discuteranno delle misure da adottare per evitare che il fallimento dell’economia ellenica possa avere un effetto domino sugli altri Stati europei. In gioco c’è la tenuta dell’euro e di tutto il sistema economico-finanziario del Vecchio Continente. L’Italia è preoccupata di tutto quello che avviene ad Atene e la conferma arriva anche dal ministro dell’Agricoltura, Mario Catania. “C’è grandissima preoccupazione per la situazione in Grecia, ma dobbiamo rimanere lucidi e continuare l’azione di risanamento della finanza pubblica secondo l’impostazione che il presidente del Consiglio, Mario Monti, ha dato fin dal primo giorno del suo mandato”.
Fmi: stop a contatti con Atene. E per la Grecia arriva una nuova doccia fredda, questa volta targata Fmi. “Saranno sospesi i contatti con la Grecia fino alle nuove elezioni indette per il 17 giugno”. Il portavoce del Fondo Monetario Internazionale, David Hawley, nel corso di una conferenza stampa fa capire che i nuovi contatti con Atene dipenderanno dall’esito delle urne. La prossima missione di valutazione del Fmi, ha osservato il portavoce, “seguirà le elezioni”, senza tuttavia specificare una data.
Per il dirigente dello Fmi “la Banca Centrale Europea ha spazio per nuovi interventi monetari” come il taglio dei tassi o iniezioni di liquidità al sistema bancario. Nel suo discorso trova spazio anche l’Italia. Hawley chiede a Roma soprattutto riforme strutturali per rilanciare la crescita dell’economia italiana. Per quanto riguarda invece la salute delle banche dopo il recente downgrade del rating di 26 istituti di credito operato dall’agenzia Moody’s, Hawley ha ricordato – come sottolineato nel documento conclusivo della missione condotta dal Fondo – che il nostro sistema “ha limitato l’esposizione ad asset rischiosi”, dando prova di “resistenza, sostenuta dalla supervisione e dalla regolamentazione degli istituti”.
Cameron: misure anti crisi per l’euro. “O l’area euro si rinsalda, oppure rischia una frattura. È questa la scelta che devono fare e non può essere rinviata ancora a lungo”. E’ quanto chiede il premier britannico David Cameron. La Gran Bretagna, che non fa parte dell’area euro, chiede ai Paesi Ue il varo di un sistema di difese anti crisi adeguato per evitare un effetto domino. “Se l’area euro vuole continuare ad essere così come è allora deve dotarsi di un firewall adeguato, deve intraprendere i passi che mettano al sicuro i paesi più deboli, oppure – ha concluso – rendersi conto che deve procedere in una direzione diversa”.