Il Fmi rivede al rialzo le stime di crescita per l’Italia per il 2021. Dopo una contrazione dell’8,9% nel 2020, il Pil è attesto crescere quest’anno del 4,2%, ovvero 1,2 punti percentuali in più rispetto alle previsioni di gennaio.
Rispetto alla stima del 5,2% dell’ottobre 2020, la crescita risulta invece di un punto percentuale più bassa. Per il 2022 il Fondo prevede un Pil in aumento del 3,6%, invariato rispetto a gennaio ma un punto percentuale in più rispetto a ottobre 2020. Il debito pubblico italiano è atteso salire nel 2021 al 157,1% del Pil dal 155,6% del 2020. Il Fondo migliora la sua stima rispetto all’ottobre 2020, quando aveva previsto un debito al 158,3% per quest’anno. Per il 2022 il debito è stimato al 155,5% nel 2022 (al 151,0% nel 2026). Il deficit è atteso calare dal 9,5% del 2020 all’8,8% di quest’anno, per poi scendere al 5,5% il prossimo. La disoccupazione sarà al 10,3%.
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Una via di uscita dalla crisi sanitaria ed economica “è sempre più visibile” ma “il futuro presenta sfide difficili”, con la pandemia “non ancora sconfitta” e la ripresa che procede a diverse velocità fra i paesi.