“E’ essenziale” che l’Italia usi le risorse del Recovery Fund “per finanziare progetti di alta qualità che rafforzino le prospettive di crescita, facilitino una transizione verso un futuro verde e digitale e accelerino la riduzione del debito”. Lo afferma Vitor Gaspar, il responsabile del Fiscal Monitor del Fmi.
Il debito italiano è atteso salire al 159,7% nel 2021 dal 157,5% del 2020.
Lo afferma il Fmi rivedendo le stime per l’Italia rispetto a ottobre, quando prevedeva un debito al 161,8% per il 2020 e al 158,3% quest’anno. “Il debito pubblico italiano è sostenibile, supportato dai bassi tassi di interesse e una prevista ripresa nella crescita”, afferma Gaspar.
Il deficit dell’Italia nel 2020 si è attestato al 10,9%. Lo afferma il Fmi che ha migliorato le stime del disavanzo italiano rispetto allo scorso ottobre, quando stimava un 13%. Per quest’anno la previsione è di un deficit al 7,5%, in peggioramento rispetto al 6,5% stimato in ottobre.
A sostegno dell’economia mondiale sono stati varati stimoli per 14.000 miliardi di dollari. Fondi che hanno “mitigato” gli effetti della pandemia sui consumi e sulla produzione. Lo afferma il Fmi, sottolineando come gli ingenti aiuti stanziati di governi hanno fatto salire il debito pubblico al 98% del Pil globale alla fine del 2020, in aumento rispetto all’84% delle stime di ottobre. Lo afferma il Fmi.