Un miliardo di euro. Questa la cifra che il Fondo Monetario Internazionale ha deciso di destinate al salvataggio del sistema bancario di Cipro. E’ quanto ha dichiarato il direttore dell’Fmi in un comunicato, precisando che si tratterà di “un prestito per tre anni. L’accordo sarà sottoposto all’esecutivo Fmi “ai primi di maggio”.
In particolare il programma di risanamento di Cipro prevede un “aggiustamento fiscale ben ritmato e riforme strutturali”, anche se restano “sfide significative”. Il programma presentato dalle autorità cipriote, che prende le mosse dai “passi importanti già presi” per le due principali banche del paese, “include una serie di misure finalizzate a garantire un settore finanziario stabile, sostenibile e trasparente”. E oltre alle misure di consolidamento già adottate da Nicosia, sottolineano Rehn e Lagarde, il piano “comporta un aggiustamento fiscale ben ritmato che bilancia le preoccupazioni cicliche a breve termine con gli obiettivi di sostenibilità a lungo termine, proteggendo allo stesso tempo i gruppi vulnerabili”. Il sistema sociale verrà infatti “rivisto assicurando equità sociale e sostenibilità”. Il piano, alla base del Memorandum d’intesa necessario per ottenere gli aiuti Ue-Fmi, prepara inoltre, affermano il commissario agli affari economici e la direttrice del Fmi, “riforme strutturali onnicomprensive che getteranno le basi per crescita e occupazione”. Tuttavia “sfide significative restano davanti a Cipro”, ma Ue e Fmi – conclude la nota congiunta – “sono a fianco del popolo cipriota per aiutarlo a ripristinare la stabilità finanziaria, la sostenibilità di bilancio e la crescita.