Si coprivano le spalle a vicenda, marcando a turno il badge. Una volta tu, una volta io e lo ‘sfortunato malcapitato’ doveva andare a lavoro e timbrare uno dopo l’altro il suo cartellino e quello dei colleghi che non erano sul posto di lavoro. Cinque, sei, fino anche a dieci timbrate. Ma i Carabinieri di Foggia questa mattina hanno messo fino a questo ‘collaudato’ modus operandi, eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 20 dipendenti del Comune del capoluogo dauno.
Le misure sono state emesse dall’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale su richiesta della Procura della Repubblica che ha condiviso una attività d’indagine svolta dai Carabinieri nei primi mesi del 2015, finalizzata a contrastare il fenomeno dell’assenteismo negli uffici comunali di Foggia. Dalle immagini del video in possesso dei Carabinieri si vedono gli indagati garantire, a turno, la presenza degli assenti marcando al loro posto i badge, fino anche diverse timbrate contemporaneamente. Uno di loro, il più impavido forse, cerca addirittura di spostare, con una scopa, la telecamera di sicurezza puntata sulla macchina per marcare i badge.
Delle persone coinvolte, 13 sono state sottoposte agli arresti domiciliari, mentre le altre 7 alla misura interdittiva consistente nella sospensione dall’esercizio dei pubblici uffici, per il reato di truffa ai danni dello Stato. Fra di loro risulta coinvolto anche anche un dirigente del Comune.
Quello successo a Foggia, purtroppo, è solo l’ultimo di una lunga fila dei ‘furbetti dei cartellini’. Solo pochi giorni fa, il 21 aprile, La Guardia di finanza ha scoperto 12 furbetti dipendenti dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza e in servizio a Rossano.
Alessandro Moschini