Evento al Colle per celebrare una delle stragi più importante del dopoguerra con il presidente Mattarella che ha voluto lasciare un chiaro messaggio ai presenti: “Celebrare a giornata del Ricordo – riporta il sito di Repubblica – significa rivivere una grande tragedia italiana, un capitolo buio della storia nazionale ed internazionale. Non si è trattato di una ritorsione del fascismo. Perché tra le vittime ci sono state persone che non hanno mai avuto a che fare con i fascisti e le loro persecuzioni“.
“L’ideale europeo – conclude il Capo dello Stato – e la sua realizzazione nell’Unione, è stato ed è tuttora per tutto il mondo, un faro del diritto, delle libertà, del dialogo e della pace. Un modo di vivere e di concepire la democrazia, che va incoraggiato rafforzato e protetto dalle numerose insidie contemporanee“.
Il massacro delle Foibe è collegato agli ultimi anni della Seconda Guerra Mondiale. Durante il conflitto l’Italia ha dovuto cedere il Venezia Giulia e la Dalmazia alla Jugoslavia. E proprio il maresciallo Josip Broz Tito ha attuato un eccidio nei confronti della popolazione italiana che abitava in quelle zone con i corpi che sono stati battuti in grandi voragini carsiche chiamati proprio Foibe. Non si ha un numero ben preciso delle vittime dal 1943 al 1947 ma secondo alcune ipotesi i morti sono stati circa 11.000 tra salme recuperate e salme stimate in quelli che possiamo chiamare campi di concentramento jugoslavi.
Per questa giornata particolare, prevista per domenica 10 febbraio 2019, l’Italia si prepara a ricordare questo tragico evento. A Trieste è prevista una piccola cerimonia al Sacrario di Basovizza, uno dei luoghi di questi campi di concentramento jugoslavi. Proprio qui saranno presenti diverse cariche dello Stato italiano e non solo come il ministro dell’Interno Matteo Salvini e il presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani.