Fondazione Villa Maraini bloccata da Regione Lazio e Comune di Roma

 La Fondazione Villa Maraini, naturale evoluzione della Comunità Terapeutica Villa Maraini fondata nel 1976 nell’ambito della Croce Rossa Italiana, consta di un insieme di strutture e servizi per la cura e riabilitazione delle tossicodipendenze estremamente articolati e differenziati. La differenziazione, che si è venuta costruendo in oltre 38 anni di attività, è un processo tuttora in corso, finalizzato a trovare validi strumenti terapeutici per intervenire, adeguandosi il più velocemente possibile alla evoluzione del fenomeno droga nella realtà quotidiana. La filosofia di intervento. “Non esiste la tossicomania come realtà oggettiva ed immutabile: esistono tanti tossicomani, ognuno diverso dall’altro ed anche da se stesso in funzione del tempo che passa. Dare una sola risposta terapeutica costringe il soggetto ad adattarsi ad un intervento non necessariamente adeguato alla sua dipendenza, con elevato rischio di abbandono o insuccesso. E’ la terapia che deve adeguarsi al soggetto e non viceversa. Di qui la necessità di un ampio ventaglio di opportunità da offrire al tossicomane, dopo aver fatto una diagnosi esatta della sua patologia. Villa Maraini in tanti anni non ha mai rifiutato nessuno, convinta che se il drogato che vuole smettere è malato, quello che ancora non lo vuole è malato due volte e richiede un surplus di attenzione”. Perciò i servizi che offre vogliono essere complementari a quelli del Servizio Pubblico, assicurando una gamma di possibilità di intervento che il Servizio Pubblico, per sua struttura, non riesce a fornire. Regione Lazio e Comune di Roma in questo momento di fatto ostacolano Villa Maraini. La Regione Lazio attraverso la Asl RM D, competente per territorio, non rimborsa i costi sostenuti da Villa Maraini per le terapie metadoniche dal giugno 2014, lasciando così “scoperte” le ampie fasce temporali durante le quali è inattivo il SeRT, il Servizio pubblico per il trattamento delle dipendenze patologiche. Nonostante la legge nazionale preveda che nelle grandi città sia presente un SeRT dove siano erogate prestazioni continuativamente 24 ore al giorno, la norma non trova concreta applicazione a Roma se non a Villa Maraini, e solo lì. L’Amministrazione capitolina ha steso un velo di indifferenza sulla sorte di centinaia di tossicodipendenti romani che vedono sempre più restringersi il perimetro degli interventi pubblici a loro destinati e che da un giorno all’altro per mancanza di fondi potrebbero dover rinunciare anche all’assistenza prestata dai medici e dagli psicologi di Villa Maraini, lo storico Centro per la cura delle tossicodipendenze di Via Bernardino Ramazzini. Infatti, se recentemente ha preso l’impegno di saldare una parte dei debiti contratti con il Centro per gli anni 2012 e 2013, il Comune di Roma non ha però approntato alcun progetto per gli anni 2014 e 2015.  Titolare di due servizi attivi fin dal 1999 e rifinanziati nel maggio 2012 tramite un bando dell’Agenzia Capitolina per le Tossicodipendenze (ACT), la Fondazione Villa Maraini il 21 dicembre 2013 ricevette dall’allora Assessore alle Politiche Sociali l’indicazione di non interrompere l’attività in atto nonostante fosse prossima la chiusura dell’ACT stessa. Villa Maraini ha continuato così a prestare a titolo gratuito i servizi dei propri Centri Notturno e Diurno rivolti ai tossicodipendenti romani più bisognosi perché ad alto rischio di infezioni, di overdose e di inserimento nella microcriminalità. A Novembre 2014 però il colpo di scena: dopo un incontro con il Commissario dell’ACT viene comunicato che Villa Maraini non vedrà riconosciuti sul piano economico i mesi lavorati nel 2014 e ciò nonostante l’accoglienza prestata a favore di centinaia di persone in quell’arco di tempo. Per di più a tutt’oggi non risulta alcuna programmazione per il 2015 nell’area delle tossicodipendenze.  Questo ha comportato un pesante deficit nel bilancio di Villa Maraini i cui operatori tra medici, psicologi ed operatori sociali si sono ridotti lo stipendio del venti per cento, per consentire almeno temporaneamente la prosecuzione dei servizi. Anche per il 2015 Roma Capitale non intende riconoscere nulla alla Fondazione Villa Maraini dopo 38 anni di ininterrotta collaborazione.

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