Il tribunale del Lavoro di Torino ha respinto il ricorso presentato da sei rider di Foodora che avevano intentato una causa civile contro la sospensione dal lavoro nel 2016 dopo le proteste piazza per questioni relative alla paga oraria.
La diatriba tra i dipendenti e i vertici dell’azienda tedesca con varie sedi in Italia, e che a Torino conta 250 lavoratori, è nata circa un anno fa, in seguito al cambio della situazione contrattuale dei rider. Mentre inizialmente venivano pagati 5,60 euro all’ora, con l’introduzione delle nuove condizioni era stato stabilito il compenso di 2,70 euro a consegna, passato poi a 3,60 euro dopo le proteste. Una situazione che ha scatenato l’ondata di scioperi e manifestazioni.