Forte: è questo l’aggettivo che usa chi ha visto Roberto Formigoni, da ieri detenuto nel carcere di Bollate dopo la condanna definitiva a 5 anni e 10 mesi. Così forte che la sua preoccupazione è per chi è fuori: “voglio che sappiano che devono essere forti” ha detto l’ex governatore. L’ex presidente della Lombardia non appare per nulla abbattuto. Camicia, maglione con la zip e pantaloni scuri, ha iniziato la mattina incontrando gli operatori del carcere. E assicura di star bene e di non avere problemi. La sua preoccupazione è però per gli altri, per la sua famiglia. E così ripete che “si devono far forza quelli che sono fuori, che sanno tutta la storia: voglio che sappiano che devono essere forti”.
La prima notte in carcere per Formigoni è stata tranquilla. Secondo indiscrezioni, è stato destinato in una cella che divide con altri due detenuti italiani con pena definitiva. Secondo quanto si è appreso, l’ex presidente della Regione si trova nel I Reparto della casa circondariale, un’ala dove si trovano generalmente persone dai 50 anni in su, un ambiente definito come un luogo tranquillo, dove le celle sono aperte dalle 8 alle 20 e dove c’è libertà di spostamento non solo sul proprio piano, ma in tutta la palazzina di competenza.