Servizio di Michele Pisani
Tanto per cambiare Vettel, tredicesima pole position, parte in testa. Ma andiamo con ordine. Siamo alla diciassettesima prova del mondiale di formula uno. Mancano tre appuntamenti ma tutto è già scritto, campionati piloti vinto da Vettel e quello costruttori dalla Red Bull, la novità è l’esordio sul nuovo autodromo indiano a circa 50 chilometri dalla capitale Nuova Delhi. Dodici circuiti fuori dalla vecchia Europa su diciassette, in passato erano ben dodici contro sei. Altro cambiamento per rendere fruibile a tutti il circus. Hamilton parte dalla quinta posizione, il pilota più ammendato della formula uno, questa volta non ha visto le bandiere gialle che segnalavano di percorrere un tratto di pista a velocità moderata. Al primo giro le Red Bull partono bene, Alonso nel tentativo di passare Webber lascia lo spazio per Button che lo scavalca. Massa è quinto. Poco dopo Button supera anche Webber e cerca di insidiare Vettel che corre oramai…da solo. Primi cambi gomma ma tutto resta invariato. Primo Vettel, Button e Webber con Alonso e Massa ad inseguire. Ancora un contatto tra Massa ed Hamilton con l’inglese che torna ai box per cambiare il musetto. Il ferrarista non ha danni alla carrozzeria ma lamenta un problema al cambio. Penalità inflitta a Felipe, reo secondo i giudici, che avrebbe ostacolato il sorpasso di Hamilton che oramai è uno abituato a far infervorare il circus con le sue manovre al limite della regolarità. Altra tegola per Massa che dopo qualche giro abbandona la gara e giunto nei box preferisce non parlare per aspetta la fine della gara. Questo l’ordine dopo la bandiera a scacchi: Vettel, Button, Alonso, Vebber, Schumacher, Rosberg, Hamilton, Alguersuari Sutil e Perez