Il presidente di Confindustria, Emma Mercegaglia
Il presidente di Confindustria, Emma Mercegaglia

Fornero incontra i sindacati, Mercegaglia: “Ci danno paccate”

– “Non mi pare, ci danno paccate e basta”. Ad affermarlo, il Presidente di Confindustria Emma Marcegaglia che così risponde a chi gli chiede delle dichiarazioni del ministro del Lavoro Elsa Fornero che aveva ammonito: il governo “non darà una paccata di miliardi”per finanziare gli ammortizzatori nel caso in cui il sindacato dovesse dire no alla riforma.

Incontro Fornero – Sindacati. In corso l’incontro tra il ministro del lavoro, Elsa Fornero, e i leader di Cgil, Cisl e Uil Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti.  Argomento di discussione, la flessibilità in uscita e, quindi, l’articolo 18; cui si affiancherà anche il tema degli ammortizzatori. Al ministero è intanto arrivato anche il leader dell’Ugl, Giovanni Centrella.

“Le risorse a disposizione sono abbastanza per fare una buona riforma degli ammortizzatori sociali”. Ad affermarlo, il ministro Fornero  nel corso di un’intervista  a Radio Anch’io. La Fornero rassicura poi sulla materia assistenziale, per la quale precisa che “non arriveranno da ulteriori riduzioni di spesa … ci sono altri capitoli di spesa che possono essere ridotti e capitoli di entrata che possono essere adattati”. Dunque per la Fornero bisogna “intervenire sulle tipologie dei contratti, magari non con l’accetta, ma rendendo più severi i controlli sugli abusi e incoraggiando forme contrattuali che riteniamo più virtuose”. La volontà è quella di creare un “contratto che dovrà dominare gli altri: prevede l’entrata nel mercato del lavoro con l’apprendistato e una stabilizzazione. Si prevede poi una relativa e maggiore facilità di uscita”. Il ministro ha quindi spiegato che il nuovo sussidio per la disoccupazione “non è mai inferiore all’assegno per mobilità” e quello dei 1.100 euro “é un tetto che sale con l’inflazione, non può ridursi, e questo è importante”.

Si prevede poi una relativa e maggiore facilità di uscita”. Il ministro ha quindi spiegato che il nuovo sussidio per la disoccupazione “non è mai inferiore all’assegno per mobilità” e quello dei 1.100 euro “é un tetto che sale con l’inflazione, non può ridursi, e questo è importante”.

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