Il nome di Silvio Berlusconi resta nel simbolo presentato a Palazzo Montecitorio. La lista Forza Italia-Noi moderati si presenterà per le europee di giugno con un contrassegno elettorale su sfondo bianco con in cima scritto ‘Partito popolare europeo’, la bandiera di Forza Italia e il nome ‘Berlusconi presidente’ al centro, e sotto la scritta ‘Noi moderati’.
“Con Noi moderati colmiamo un vuoto. Insieme possiamo superare il 10 per cento”, ha detto il vicepremier e segretario di Fi Antonio Tajani, “Da questo pomeriggio a lavoro per le liste”.
Non ha sciolto la riserva sulla sua candidatura: “Io farò la campagna elettorale dando il massimo di me stesso, metterò in campo tutta la mia esperienza in 30 anni di vita nelle istituzioni comunitarie per far sì che l’Italia conti di più in Europa. Più conterà la nostra lista, più l’Italia potrà contare in Europa. Il voto a Forza Italia alle Europee è un voto utile per l’interesse del Paese in Europa. Questo perché il primo partito sarà, come è da decenni, il primo partito nel Parlamento Europeo ed esprimerà il presidente della Commissione e il presidente del Parlamento Europeo. Questa lista dovrà eleggere il maggior numero possibile di rappresentati per far contare il nostro interesse a Bruxelles”, ha detto il ministro Tajani, in veste di leader di Forza Italia, intervenendo alla conferenza in cui ha annunciato la presentazione di una lista congiunta tra Forza Italia e Noi Moderati alle Europee.
I tempi stringono, mancano due mesi al volo, ma Tajani dice che si trova ancora in una fase interlocutoria con il suo partito, e soprattutto con gli alleati di Governo: “Io sto parlando con compagni di partito e parlerò con i leader del centrodestra. E in occasione del consiglio nazionale e della segreteria dirò che intenzione ho. Qualsiasi cosa farò darò il massimo senza togliere nulla al mio impegno prioritario come ministro degli Esteri”.
Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati, presente all’evento di presentazione della lista unitaria ha spiegato che non si tratta di un progetto esclusivamente di scopo, ma esiste un progetto politico unitario: ”Questi mesi di dialogo non sono passati invano perché volevamo condividere un progetto politico e presentarci alle europee non come una somma di simboli. Vogliamo vincere insieme la sfida di una nuova Europa”.
Ma non si tratta di unire i due partiti in uno solo, dice Lupi: “Non si tratta di sciogliersi l’uno nell’altro, si tratta di lavorare insieme con un obiettivo molto ambizioso. Noi diamo il nostro contributo lavorando insieme. Un centro più forte rafforza l’azione de governo Meloni”.
La lista è convintamente nel solco del Partito Popolare Europeo che è resta europeista, oltre ad essere attualmente il gruppo maggiormente rilevante nell’eurocamera uscente. FI e NM intendono far contare di più l’Europa in Italia e viceversa, dicono: “È un progetto che deve portarci a occupare lo spazio che c’è tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein, rafforzando il progetto dei popolari europei in Italia”, ha detto Tajani.
Secondo i due leader l’obiettivo è coinvolgere chi non vota e non cercare i voti degli alleati di Governo. “Non voglio fare una campagna elettorale contro gli altri. Mi auguro che tutti i partiti del centrodestra vadano bene. Andremo a cercare voti tra gli astensionisti non tra i nostri alleati”, ha detto Tajani.
“Più conterà questa lista – ha proseguito Tajani – più conterà l’Italia. Quello alla nostra lista è il voto più utile che si può dare in Italia. Il Ppe sarà il primo partito in Europa e toccherà al Ppe esprimere il futuro presidente del parlamento europeo e della commissione europea. Se vogliamo che l’Italia conti dobbiamo far sì che questa lista elegga il maggior numero di eurodeputati”.