Frana: procura Messina apre inchiesta. Napolitano: “Bisogna prevenire”

Dopo la violenta frana che ha colpito il capoluogo siciliano, la Procura di Messina ha deciso di aprire un’inchiesta.a carico di ignoti. I reati ipotizzati sono quelli di disastro colposo e omicidio colposo. Ad affermarlo, il procuratore di Messina Guido Lo Forte, che stamani ha compiuto un sopralluogo nelle zone colpite dal disastro. Dieci giorni fa la procura di Messina aveva notificato 18 gli avvisi di conclusione indagini ad amministratori, tecnici e dirigenti in merito all’inchiesta sull’alluvione di Messina del primo ottobre 2009 in cui morirono 37 persone. Anche in questo caso i reati ipotizzati dai magistrati sono quelli di omicidio plurimo colposo e disastro colposo. Tra gli indagati figurano l’attuale sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca, il sindaco di Scaletta Zanclea Mario Briguglio, l’ex commissario straordinario del comune di Messina, Gaspare Sinatra, l’ex dirigente generale della protezione civile regionale Salvatore Cocina, il dirigente generale dell’assessorato regionale ambiente Giovanni Arnone, e alcuni geologi. Degli stessi reati sono accusati anche i progettisti dei lavori eseguiti nei torrenti Divieto e Racinazzi straripati a Scaletta Zanclea nonché alcuni tecnici. La procura, che si è avvalsa di varie perizie, ha svolto una serie di accertamenti sui ritardi nei soccorsi e sui mancati interventi di messa in sicurezza dopo una precedente alluvione del 2007.

Napolitano: “Urge prevenzione”. Invita alla prevenzione, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il Capo dello Stato ribadisce infatti l’importanza “di adeguate e costanti politiche di prevenzione, a cui affiancare una puntuale azione di vigilanza e di controllo delle situazioni a rischio”. E’ quanto si legge in una nota della presidenza della Repubblica.

Frana a Messina, tre le vittime.Torna l’allarme maltempo, e nuovamente torna il panico. Perché anche se cambia lo scenario, il copione è sempre lo stesso. Questa volta a pagare lo scotto degli eccessi climatici, è Messina, dove una frana avvenuta nella frazione di Saponara, nel tardo pomeriggio di ieri, ha ucciso un bambino, di soli dieci anni,  Luca Vinci. Da poco sono stati individuati anche i corpi senza vita di Luigi e Giuseppe Valla, padre e figlio, le due persone che invece,risultavano disperse. Lo ha reso noto ai soccorritori il prefetto di Messina, Franco Alecci. E’ quindi di tre morti al momento, il bilancio ufficiale del nubifragio.

E’ stata invece tratta in salvo  la ragazza di 24 che ieri era stata data prima per dispersa e poi tra le possibili vittime della tragedia di Saponara.La ventiquattrenne, insieme ad un’altra donna di cinquant’anni, è stata soccorsa  dai vigili del fuoco.
Le due donne sono state recuperate all’interno di un’abitazione di Saponara con il fango che arrivava loro al collo. La ricostruzione dell’accaduto è stata rilasciata dal comandante provinciale dei vigili del fuoco, Salvo Rizzo.

 

Zio bambino morto: “Il fango ci ha travolti durante la fuga: “Avevamo capito che saremmo andati incontro a una tragedia. Io, mia nipote, il suo compagno e il bambino abbiamo lasciato la casa e imboccato la strada verso valle, ma il fango ci ha travolti. Noi ce l’abbiamo fatta, il piccolo Luca è stato investito dalla furia della frana che l’ha trascinato via. Non siamo riusciti a metterlo in salvo”. E’ il racconto di Giuseppe Vinci, zio di Piera Vinci, la mamma di 34 anni che nella tragedia di Scarcelli, frazione di Saponara, ha perso il figlio di 10 anni. La salma di Luca è appena arrivata nell’obitorio del policlinico di Messina. Giuseppe Vinci, che abita a Saponara, ricorda quei minuti terribili di ieri sera: “Ero andato da mia nipote – dice – perché avevo capito che le cose si sarebbero messe male: non ho mai visto la pioggia cadere con tale intensità. Abbiamo preso la decisione di abbandonare la casa, ma mentre ci allontanavamo il bambino ci è stato strappato dalla frana che rotolava a valle”. “Luca – ricorda – era tutto per mia nipote. Lo adorava”. La donna e il suo compagno sono ricoverati in ospedale in stato di shock. Lei, incinta, ha una forte contusione a una spalla.

Carmela Iovino

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