Francesca Pascale contro Vannacci per l’ossessione contro l’omosessualità

Francesca Pascale, ex compagna di Silvio Berlusconi e attivista per i diritti civili, è tornata a esprimersi sulle dinamiche interne al centrodestra italiano, lanciando critiche  e riflessioni sul futuro di Forza Italia e della destra in generale e non ha  lesinato attacchi a Vannacci e Salvini, mentre si è espressa in sostegno di Antonio Tajani.

La Pascale ha criticato duramente le dichiarazioni del generale Roberto Vannacci, definendolo un esempio di quella “ossessione per l’omosessualità che sfocia puntualmente nell’omofobia“,  sottolineando come questa ossessione spesso caratterizzi certi esponenti della destra italiana, incapaci di comprendere e accettare le evoluzioni della società.

La sua critica  ha toccato anche Matteo Salvini, sul quale ha fatto ironia per la sulla sua capacità di “costruirsi un successore a sua immagine e somiglianza, in chiave militare”: “Salvini è un fuoriclasse,” ha dichiarato con una punta di sarcasmo, sottolineando come il leader della Lega sembri sempre più intenzionato a modellare la destra italiana secondo una visione personale e militare.

Pascale ha poi evidenziato le differenze ideologiche tra Forza Italia e Lega, sottolineando come il partito fondato da Berlusconi sia radicato in valori liberali che si scontrano inevitabilmente con le posizioni della Lega, soprattutto su temi come l‘inclusività e i diritti civili.

Rivolgendosi infine ad Antonio Tajani, attuale leader di Forza Italia, Pascale ha espresso sostegno per la sua posizione favorevole allo ius scholae, ma con un chiaro avvertimento: “Spero che Tajani segua la scia del presidente (n.d.r Berlusconi) e sia coerente in Parlamento. Altrimenti sarei di nuovo stupita, ma stavolta in senso negativo”.

Infine, Pascale ha auspicato che Forza Italia possa aprirsi anche a temi come il fine vita e i diritti LGBTQIA+, pur riconoscendo che la strada potrebbe essere ancora lunga, soprattutto considerato l’attuale clima politico nel centrodestra italiano.

Roberto Vannacci si è concentrato sulla difesa della posizione di Lega e Fratelli d’Italia contro quella di Tajani in merito allo Ius Scholae. Si tratta di una proposta che negli scorsi anni era ben vista anche dalla maggioranza, ma che oggi non è più considerata una priorità, a differenza dell’istituzione della Giornata nazionale del panettone.

Secondo Vannacci concedere così la cittadinanza svuota il senso del termine “cittadinanza”, perché non comprende diritti e doveri e ne cita tre: “Il primo è il rispetto della Costituzione e delle leggi”. Secondo Vannacci se si commettono reati la cittadinanza non dovrebbe essere concessa.

“Il secondo è quelli di contribuire al bene sociale, come pagare le tasse“, prosegue.

“Il terzo, il più importante e sancito all‘articolo 52 della Costituzione italiana è la difesa della patria.

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