Francesco Buzzurro in concerto al Vido Musso Jazz Festival
Sabato 10 agosto ore 21.30 Castello di Carini
Dopo il successo che lo ha visto protagonista come special guest al concerto di Richard Bona, Francesco Buzurro continua le sue performances facendo tappa al Vido Musso Jazz Festival, sabato 10 agosto alle ore 21.30 al Castello di Carini. Un momento di grande virtuosismo musicale che tutti i presenti potranno vivere con la produzione che porta la firma di Alfredo Lo Faro. Ricco inoltre il tour di Francesco Buzzurro che solcherà oltre ad alcuni palchi italiani, altri numerosi in giro per il mondo come quello di Tokyo al Blue Note, per proseguire a San Pietroburgo, a Seul ed ancora in Germania. Buzzurro appassionato di chitarra classica e jazz, definito dal Maestro Ennio Morricone “tra i più grandi al mondo perché capace di far fruire a tutti la musica colta”, è apprezzato grazie al suo approccio orchestrale alla chitarra, possiede uno stile trasversale che abbraccia il genere classico, il jazz e quello folkloristico, accompagnando chi lo ascolta in un itinerario musicale unico intorno al mondo. Per l’occasione, l’artista dichiara “La musica è l’arte dell’incontro diceva il grande poeta brasiliano Vinicius de Moraes ed io sposo in pieno questa affermazione con la gioia per il concerto appena vissuto a Lascari nel quale ho avuto modo di duettare con il celebre bassista camerunense Richard Bona. Ci uniscono la passione profonda per le nostre radici e la grande attrazione che esercita su di noi il jazz, una miscela esplosiva che in questo caso dà vita ad un affascinante linguaggio contaminato nei generi e nello stile. Continuo così le mie performances con l’appuntamento al Vido Musso Jazz Festival e la seconda parte del 2019, prodigo di grandi soddisfazioni professionali, mi vedrà a settembre in Giappone al Blue Notre di Tokyo ed in Mondovisione come testimonial dei mondiali di rugby. Poi ancora in ottobre farò un tour in Russia e a novembre in Corea del sud. Ho anche in programma un ambizioso progetto solistico dedicato al grande Django Reinhardt”.