«Vogliamo restituire dignità ai cittadini del Lazio. Questa è una Regione ferma, che non ha fatto passi in avanti»: parte a la campagna elettorale di Francesco Rocca, candidato del centrodestra alla Regione Lazio.
Nella sua prima uscita pubblica con il via ufficiale alla corsa al voto del 12-13 febbraio, Rocca afferma: «Quando sarò presidente, perché sarò presidente, riporterò il dialogo con le comunità, con i sindaci, con i cittadini. Il debito sta crescendo e per l’emergenza sanità e rifiuti. Oggi siamo tornati a dieci anni fa sulla sanità con liste di attesa interminabili». Nei pronto soccorso, ha ricordato Rocca, «ancora stiamo affrontando il problema barelle. Non stiamo parlando di grandi investimenti».
L’ex presidente della Croce Rossa internazionale promette poi di dare centralità a Roma Capitale: «Deve essere la locomotiva di tutto il Lazio, io sarò il primo presidente della Regione che non si opporrà e sosterrà il governo perché vengano dati a Roma tutti i poteri che si merita, finisca l’alibi delle competenze e finalmente si dia centralità alla Capitale. Roma è una città trascurata e non se lo merita«. Smentite anche «le chiacchiere sulle divisioni del centrodestra. Intorno a me ho sentito da subito solo stima, affetto, simpatia». Rocca ha elencato i suoi punti guida: «La responsabilità sarà uno dei fari che guiderà la mia azione di governo». E ancora un impegno: «Non faremo le saponette, scivolando rispetto alle responsabilità. Sarà la responsabilità a guidarmi».
La Regione è stata ferma per 10 anni, con il principale sfidante, il candidato del centrosinistra Alessio D’Amato, “la competizione sarà sui fatti”.
Una competizione “sicuramente molto rispettosa sul profilo umano, ma basata sui fatti, sui progetti e le idee, su quello che si è fatto e non si è fatto in dieci anni. In dieci anni si poteva cambiare il volto della Regione e questo non è avvenuto, è sotto gli occhi di tutti”.
Secondo Rocca il giudizio sulla Regione Lazio non può limitarsi alla gestione dell’emergenza Covid: “Credo che i cittadini siano più maturi: è come se il Covid avesse congelato la nostra percezione tanto è stato forte l’impatto sulle nostre vite, ma ora che torniamo alla normalità, la nostra normalità è anche peggiore di quella prima del Covid”.
Se verrà eletto la sua giunta sarà composta da “persone capaci e competenti”, dice il presidente uscente della Croce rossa. “Scontata” la presenza delle donne, Rocca aggiunge che fare nomi è “prematuro” anche se “di persone capaci, che hanno voglia di mettersi in gioco ne conosco tante”. “Al tempo opportuno, dopo le elezioni, si lavorerà per dare al Lazio una squadra all’altezza di una sfida enorme”, conclude.
Altre parole guida del candidato di centrodestra sono «competenza, merito, trasparenza, e green: sarà una regione verde a misura del cittadino».
Al Palazzo di Ripetta mancavano solo i tre leader del centrodestra, Meloni, Salvini e Berlusconi. Ha aperto invece gli interventi, moderati dal direttore Adnkronos Gianmarco Chiocci, il ministro degli Esteri Antonio Tajani, garantendo «il sostegno militante di Forza Italia. Lavoriamo sui punti chiave, sanità, trasporti, infrastrutture e crescita economica».
«C’è bisogno di futuro, c’è bisogno di un uomo come Francesco Rocca. Non solo un dirigente della Croce rossa ma un avvocato impegnato nella lotta alla mafia e un volontario impegnato in tante crisi internazionali», ha spiegato Giovanni Donzelli, responsabile organizzazione di FdI. «Porteremo anche nel Lazio lo stesso buon governo e lo stesso cambio di marcia che abbiamo portato a livello nazionale: un governo compatto, serio e determinato».
«Dopo tanto immobilismo possiamo risollevare le sorti di questa regione. E attraverso la regione possiamo aiutare anche le sorti della Capitale. Rocca è la persona giusta per fare questo», ha aggiunto il segretario Udc, Lorenzo Cesa. Mentre Claudio Durigon, sottosegretario al Lavoro, che ha portato la voce della Lega, ha ricordato il lavoro da fare. «Dovremo affrontare le tante magagne lasciate dal centrosinistra, in dieci anni di Zingaretti abbiamo avuto un governo distante dai cittadini. Finalmente spazzeremo via questa sinistra che ha fatto tanti danni a questa Regione».
«La Regione Lazio ha bisogno di cambiare pagina e di scrivere la parola fine ad anni di scelte sbagliate e contro l’interesse dei suoi cittadini. Il centrodestra unito e coeso ha scelto una personalità che coniuga competenza, capacità e prestigio: Francesco Rocca». Lo scrive in una nota il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. «La sua concretezza e la sua esperienza – prosegue la nota – maturate da presidente della Croce Rossa Italiana e della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, sono garanzie indiscutibili per portare anche nella Regione Lazio il buongoverno del centrodestra. Il nostro obiettivo è restituire centralità politica e autorevolezza amministrativa ad una delle Regioni più importanti e popolose d’Italia e renderla nuovamente capace di dare risposte a imprese e famiglie. Fratelli d’Italia e tutto il centrodestra – conclude la Meloni – saranno protagonisti di questa sfida presentando ai cittadini una proposta politica chiara, sostenuta da valori condivisi e da un programma politico comune».
Il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi correrà alle elezioi regionali del Lazio con il suo movimento “Rinascimento”. Il movimento si presenterà in una lista comune con quella di “Noi Moderati”, il partito guidato da Maurizio Lupi e Giovanni Toti e sosterrà la candidatura di Francesco Rocca alla presidenza della Regione.