Alle 8 si sono aperte le urne nei 66.546 seggi elettorali ripartiti in tutta la Francia, che accoglieranno i 47 milioni di elettori per il voto del ballottaggio presidenziale fra Emmanuel Macron e Marine Le Pen, che al primo turno di due settimane fa hanno incassato, rispettivamente, il 24,01% e il 21,3% dei voti.
Un’operazione che si svolge in stato di emergenza, con misure di sicurezza rafforzate e la mobilitazione di 50.000 fra poliziotti e gendarmi, in aggiunta ai militari e ai vigili urbani che presidiano normalmente i seggi, nel timore di attacchi terroristici. Il tasso di astensione può fare una differenza cruciale sul risultato finale: al primo turno è stato del 22,2%. Tradizionalmente dal 1974 in poi la partecipazione in Francia cresce al secondo turno, ma in questo caso è un’incognita. I seggi si chiuderanno alle 19 e alle 20 nelle grandi città. Solo dopo le 20 si conosceranno le prime proiezioni.
Hanno invece votato già ieri i francesi residenti all’estero o nei territori francesi d’oltremare.
Il finale di campagna elettorale è stato avvelenato dopo l’annuncio, nella notte fra venerdì e sabato, da parte della campagna elettorale di Emmanuel Macron ha denunciato un attacco di hacker ‘massiccio e coordinato’. Non si tratta in effetti di una semplice operazione di pirateria informatica, prosegue il comunicato di En Marche, ma di un tentativo di destabilizzare le elezioni presidenziali francesi.
Caselle di posta elettronica di vari responsabili del candidato all’Eliseo sono state piratate a partire da alcune settimane fa e mail, documenti contabili, contratti ed altro, sono stati pubblicati in rete in serata. I testi ‘rubati’ sono stati fatti circolare insieme a falsi documenti per seminare il dubbio e la disinformazione. Secondo la Bbc, sono stati pubblicati 9 gigabytes di dati da un utente anonimo. E, nei sondaggi, il candidato di ‘En Marche!’, Emmanuel Macron, aumenta il suo distacco dalla Le Pen. Sul caso del ‘Macronleaks’ è stata aperta un’inchiesta.
Io sono sicuro che domani avremo un risultato pro Europa in quel Paese vicino e amico che è la Francia, ha detto Paolo Gentiloni.
Stando a un sondaggio Elabe per BFM-TV, Emmanuel Macron è dato vincente al ballottaggio delle presidenziali francesi di domenica con il 62% dei voti, contro il 38% di Marine Le Pen. Il distacco aumenta di 3 punti rispetto alla precedente inchiesta, condotta prima del dibattito tv. Secondo il direttore degli studi degli studi politici dell’istituto Elabe, Yves-Marie Cann, l’aumento è dovuto principalmente alla crescente quota di elettori della sinistra radicale di Jean-Luc Melenchon che decidono di appoggiare Macron: ‘54% di coloro che hanno votato per Melenchon esprimono un’intenzione di voto a favore di Emmanuel Macron. Sono 10 punti in più rispetto ad alcuni giorni fa’.
Se dal 1974 la partecipazione al voto è sempre stata più forte al ballottaggio che al primo turno delle presidenziali, quest’anno le cose potrebbero andare diversamente. Una parte degli elettori del primo turno potrebbe scegliere di non recarsi alle urne questa volta. Se alcuni istituti azzardano previsioni, altri – come Elabe – hanno scelto di non fare stime sulla partecipazione concentrandosi invece sui possibili trasferimenti di voti tra il primo e il secondo turno dai candidati eliminati a quelli rimasti in lizza.
Il nuovo inquilino dell’Eliseo si insedierà al più tardi il 14 maggio: poche ore dopo lo scadere, alla mezzanotte del giorno precedente, -del mandato di François Hollande.