Francia, incendio nella cattedrale di Nantes, confessa il volontario fermato

Francia con il fiato sospeso per un incendio divampato nella cattedrale di Nantes, nella zona nord-occidentale del Paese. Le fiamme hanno avvolto la struttura alle prime luci del 18 luglio.

Si teme soprattutto per gli organi presenti all’interno della cattedrale. La Cathédrale Saint-Pierre-et-Saint-Paul de Nantes è classificata come monumento storico dal 1862.

Intorno alle sette e trenta del mattino del 18 luglio i vigili del fuoco avevano fatto sapere che l’incendio nella cattedrale ancora non era sotto controllo. Sul posto sono intervenuti circa sessanta vigili del fuoco impegnati a circoscrivere il rogo e domare le fiamme nel tentativo di limitare i danni alla struttura e alle opere conservate all’interno della cattedrale gotica. Fiamme domate Intorno alle otto e trenta, in base ai video postati sulla rete e alle immagini dei media francesi, le fiamme all’interno della cattedrale erano domate. Ovviamente la struttura era circondata da una densa nube di fumo nero.

Solo nelle prossime ore sarà possibile procedere con una stima realistica dei danni causati dall’incendio.

Stando alle prime ipotesi, il rogo divampato nella cattedrale di Nantes potrebbe essere di origine dolosa. Nella Cattedrale sarebbero stati rinvenuti tre inneschi. Le autorità hanno fermato un uomo sospettato di aver appiccato l’incendio. Si tratterebbe di un volontario che avrebbe dovuto chiudere la cattedrale. Nella giornata del 26 luglio i media francesi hanno comunicato che il sospettato fermato per l’incendio alla Cattedrale di Nantes ha confessato di aver appiccato l’incendio.

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