Sarà il primo presidente della V Repubblica francese a comparire davanti alla giustizia. Jacques Chirac, accusato di presunti appalti truccati al Comune di Parigi quando era sindaco della capitale francese tra il 1983 e il 1995, si presenterà al tribunale di Parigi per dare conto di una triste storia di mazzette. Il processo si aprirà lunedì e la sua presenza nell’aula del tribunale non è scontata. Indebolito e stanco, a 78 anni infatti l’ex inquilino dell’Eliseo potrebbe sempre addurre motivi di salute per non presentarsi. A gennaio sua moglie aveva smentito le voci che il marito fosse affetto da Alzheimer riconoscendo comunque che l’ex presidente francese risentiva ancora dei postumi di un ictus cerebrale. In una delle sue ultime apparizioni pubbliche, all’inaugurazione di una mostra in Correze, aveva ritrovato il suo humour provocatorio affermando che avrebbe votato Hollande snobbando il suo compagno di partito Sarkozy. A maggio scorso la Corte di Cassazione francese aveva dato il via libera alla ripresa del processo all’ex presidente che era stato sospeso a marzo per una richiesta procedurale sulla prescrizione bocciata oggi dalla Cassazione. Chirac è il primo capo di stato francese a essere processato. Il presidente era stato rinviato a giudizio per presunti appalti truccati al Comune di Parigi quando era sindaco della capitale francese, tra il 1983 e il 1995. L’ex presidente ha goduto dell’immunità per 12 anni (1995-2007) quelli in cui è stato all’Eliseo. Chirac era stato incriminato il 21 novembre del 2007 per sottrazione di denaro pubblico e abuso di poteri in relazione all’assunzione fittizia di 21 persone. La Procura di Parigi aveva chiesto il 28 settembre il proscioglimento per lui e per 21 persone incriminate. Ma secondo il giudice esistevano prove sufficienti per aprire un processo contro l’ex presidente della Repubblica.
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