”Rifiuto di sposare due uomini. Fossero state due donne, avrei probabilmente finito con l’accettare”: questa è stata la risposta del sindaco obiettore di Matha, un comune francese, dopo aver detto no alla celebrazione di un matrimonio gay. E’ il secondo caso noto Oltralpe di un primo cittadino che fa valere la clausola di coscienza per astenersi dal celebrare le nozze gay. ”E’ chiaro che io non li sposerò mai. Non due ragazzi”, ha detto il sindaco Claude Binaud, intervenuto sul quotidiano locale Sud Ouest. ”Fossero state due ragazze – ha aggiunto – avrei reagito diversamente”. In ogni caso il matrimonio, previsto per agosto, si farà. Un assessore dello stesso comune ha accettato di unire la coppia in matrimonio. A fare appello per primo alla clausola di coscienza era stato alcuni giorni fa il sindaco di Arcangues, un comune nel Paese basco francese (sud-Ovest) che rifiuta categoricamente di sposare Jean-Michel e Guy, insieme da sedici anni.
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