Il presidente della Repubblica federale tedesca Frank-Walter Steinmeier elogia l’Italia in tema di immigrazione: “Voglio ringraziare l’Italia per avere mostrato negli ultimi anni tanta responsabilità umanitaria verso i rifugiati venuti dal Mediterraneo. Non è la prima volta che dico che noi nel resto d’Europa non abbiamo riconosciuto abbastanza questa assunzione di responsabilità da parte italiana”. A parlare in un’intervista esclusiva rilasciata al Corriere on line è Frank-Walter Steinmeier arrivato oggi in Italia per una visita di tre giorni. Si incontrerà con il presidente Sergio Mattarella in Sicilia, dove avranno colloqui bilaterali dedicati alla cooperazione, al cambiamento climatico e alle migrazioni. Entrambi si recheranno anche in un centro di accoglienza per migranti.
Stempera i toni che in settimana erano stati ambivalenti sull’accoglienza dei migranti da Lampedusa. «Dobbiamo lavorare, insieme e concentrati, a soluzioni europee umane e sostenibili nel tempo», dice il presidente tedesco ai cronisti Mara Gergolet e Paolo Valentino. Ha poi affermato che l’Europa non ha riconosciuto adeguatamente gli sforzi italiani e ha evidenziato la necessità di un’equa distribuzione dei rifugiati in Europa e di rafforzare i controlli alle frontiere: «Gli affari criminali dei trafficanti vanno contrastati con decisione. Dobbiamo lavorare, insieme e concentrati, a soluzioni europee umane e sostenibili nel tempo. Dobbiamo fare ogni sforzo perché i carichi siano sostenibili e i numeri degli arrivi si abbassino».
Dunque ha spiegato la posizione della Germania sull’accoglienza dei migranti e sulle frizioni, poi rientrate, con il governo: “La Germania, nel quadro del meccanismo volontario di solidarietà, ha accolto finora più di mille profughi dall’Italia. Più di tutti gli altri Stati europei- conferma al Corriere della Sera-. Nel negoziato sul diritto d’asilo comune, occorre creare anche un meccanismo solidale permanente, in modo che non ci sia solo quello volontario. Noi stessi siamo in una situazione d’emergenza, per via della forte immigrazione dai confini orientali: da Siria, Afghanistan o altri Paesi. Nei primi sei mesi di quest’anno, abbiamo avuto 162 mila richieste d’asilo, un terzo di tutte quelle della Ue. In più, ci sono da noi al momento oltre un milione di rifugiati dall’Ucraina. Per questo la Germania, come l’Italia, è al limite delle capacità”.
Alla domanda se abbia trovato dure le parole del ministro Salvini verso la Germania non si è scomposto: «Come presidente della Repubblica federale non voglio dare voti sulle espressioni verbali di politici italiani. Abbiamo un problema oggettivo da risolvere e la Germania come l’Italia è fra i Paesi che devono far fronte ai flussi migratori più forti. Ci unisce l’aspettativa che ci sia finalmente una soluzione europea condivisa. Spero che riusciremo, convincendo insieme quelli che ancora fanno resistenza, a far passare la soluzione comune, che la Commissione ha già preparato».
Per Lucio Malan le parole di Steinmeier confermano anche che “in Europa si sta rafforzando giorno per giorno la ricetta italiana per il contrasto” al fenomeno. Il presidente tedesco si trova in visita in Italia per partecipare insieme a Sergio Mattarella, a Siracusa, alla premiazione dei Comuni gemellati italiani e tedeschi vincitori della seconda edizione del “Premio dei Presidenti per la cooperazione comunale tra Italia e Germania”. Con l’occasione i due presidenti hanno anche avuto un bilaterale, durante il quale, oltre che degli “ottimi rapporti” tra i due Paesi, hanno parlato anche di immigrazione e Africa.
Citando alcuni passaggi dell’intervista, Malan ha poi sottolineato che “ad essere ancora più significativo è che queste parole si aggiungono a quelle ancora più nette pronunciate domenica scorsa da Lampedusa del presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen”. Fra le affermazioni di Steinmeier, il presidente dei senatori di FdI ha ricordato in particolare i passaggi sul fatto che “sui migranti l’Italia va lodata”; sono necessari “più forti controlli e sorveglianza delle nostre frontiere esterne”; “gli affari criminali dei trafficanti vanno contrastati con decisione”; che “dobbiamo lavorare a soluzioni europee umane e sostenibili nel tempo”.