Rinvenuti in Friuli Venezia Giulia i resti fossili dello scheletro di un orso bruno vissuto fra i 10.000 e i 15.000 anni fa, uno dei primi insediati nella zona al termine dell’ultima glaciazione. La scoperta è avvenuta nella ‘Grotta degli Sprovveduti’ del Monte Cavallo, a Pontebba, in provincia di Udine. Si tratta di una cinquantina reperti, fra cui le ossa lunghe di un arto anteriore e due delle zampe posteriori, più i denti, tra i quali un canino di notevoli dimensioni e numerosi frammenti ossei. La scoperta è stata fatta il 12 agosto scorso, durante il campo speleologico estivo in zona Pricotic. I due speleologi che hanno trovato i resti sono Andrea Vazzaz e Paolo Burelli, appartenenti all’Associazione naturalistica friulana con sede a Tarcento. A causa di una piena nella risorgiva del Rio Pricotic, Vazzaz e Burelli, gli speleologi erano andati in cerca di un probabile ingresso posizionato alle pendici del monte Cavallo, trovato dopo una giornata di ricerche. A fornire la datazione dei resti è intervenuto Gernot Rabeder, docente presso l'Università di Vienna, che ha accertato che il materiale raccolto è parte di un unico esemplare di un giovane cucciolo di Ursus Arctos, conosciuto popolarmente come orso Bruno. I resti si trovano ora a Tarcento, presso la sede dell’associazione. Il cucciolo potrebbe avere trovato la morte in quella grotta in seguito al sopraggiungere dell’acqua alta, lasciato in quel luogo dalla madre andata in cerca di cibo e incapace di rientrare nella grotta a causa della presenza di acqua.
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