Il cancelliere civile del Tribunale di Lecce, Amedeo Donno, e’ stato sospeso dalle funzioni dal gip di Potenza nell’ambito dell’inchiesta che nel giugno dello scorso anno porto’ all’arresto del giudice onorario del capoluogo salentino, Marcella Scarciglia, accusata di aver intascato una “mazzetta” di 1.500 euro per affidare un incarico di consulenza. Donno, per il quale la misura interdittiva e’ stata chiesta dalla Procura della Repubblica di Potenza ed eseguita dalla Polizia di Stato, e’ accusato di avere “veicolato le richieste di denaro” di Scarciglia nei confronti del consulente tecnico.
Dalle indagini e’ emerso che Donno, “al fine di indurre la vittima a versare una somma di denaro nelle mani del giudice Scarciglia”, minaccio’ il consulente su due versanti: non avrebbe ottenuto ne’ l’incarico ne’ avrebbe riscosso alcune “spettanze arretrate” per precedenti consulenze. Scarciglia fu arrestata subito dopo la consegna del denaro e dopo alcuni giorni ottenne i domiciliari.