“La vera scommessa del trentino è quella di sapere essere ancora più attrattivo, specialmente nei confronti dei giovani”. Lo ha detto il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti intervenuto questa sera all’assemblea degli industriali del Trentino. Dialogando con il nuovo presidente di Confindustria Trento, Lorenzo Delladio, il governatore ha colto gli spunti presentati nel corso dell’assemblea ospitata al Palacongressi di Riva, alla presenza fra i molti del presidente di Confindustria Emanuele Orsini per rilanciare la collaborazione fra l’ente pubblico e tutte le espressioni del mondo economico di cui Confindustria rappresenta una parte importante.
“Faccio i miei complimenti, anche a nome della Giunta, al nuovo presidente Delladio – ha detto Fugatti – ma consentitemi anche di ringraziare il presidente Fausto Manzana per la collaborazione che ha saputo promuovere ma anche per il senso delle istituzioni che lo ha portato a sollecitare la giunta provinciale sull’importanza degli investimenti. I dati dimostrano che la crescita c’è stata e questo è anche frutto della capacità di mettere a terra gli sforzi: se nel luglio scorso abbiamo approvato un assestamento record da un miliardo di euro, ciò si deve alle scelte del passato ed alla disponibilità a raccogliere gli stimoli che vengono da categorie come la vostra”.
Fugatti ha poi ribadito che per il Trentino la priorità è la crescita “che in una territorio autonomo come il nostro si traduce nel continuare ad esercitare a gestire le tante competenze che abbiamo”.
Quanto ai problemi, nessuno pensa di nasconderli: la difficoltà nel trovare casa, i giovani che escono dal Trentino e non tornano, l’immigrazione vista come un bilanciamento fra diritti e doveri, la burocrazia, la competitività salariale secondo Fugatti sono altrettante criticità su cui bisogna fare uno sforzo in più. Sui salari ad esempio il governatore ha ricordato le scelte della Provincia di fare un passo importante nei confronti del pubblico impiego. Ma anche gli investimenti sulla ricerca e sviluppo: “La Provincia continuerà a fare la sua parte, ma anche il privato deve continuare a crederci”. E per la transizione ecologica e la sostenibilità? “Sul fotovoltaico abbiamo stanziato una trentina di milioni che ne hanno movimentato nel complesso un centinaio. In generale su questo fronte gli investimenti pubblici sono nell’ordine di 400 milioni che alla fine si sono tradotti in ritorno di 4 miliardi di euro. La Provincia deve essere un facilitatore, innescare dei processi: lo abbiamo fatto e continueremo a farlo”.