“Se entro il 15 marzo il Consiglio Comunale non approverà la delibera che attendiamo dal 2011, i lavori alla Nuvola dell’Eur si fermeranno”. Una situazione allarmante che viene denunciata da Massimiliano Fuksas, progettista del Nuovo Centro Congressi del quartiere Eur di Roma. “In Italia – spiega- non c’è lo Stato ma solo un’ enorme burocrazia”. “Dopo due anni di attesa – sottolinea Fuksas – non si può continuare a girare intorno alle cose. Ho eseguito lavori in tutto il mondo, ma certe cose accadono solo in Italia”. La delibera che la Giunta aveva vagliato il 6 dicembre 2011, come riportano da Eur s.p.a., riguarda alcune opere complementari (come il cambio di destinazione d’uso di alcune sale interne) e la rilocalizzazione dei parcheggi esterni. “Siamo all’interno della cifra prevista di 260 milioni – spiega Fuksas – Non c’è stato alcun aumento dei costi, come accade in molte opere italiane. E il Centro sarebbe già finito, al massimo entro fine anno, se non ci fosse stato questo stop. Mancano l’impiantistica e alcune rifiniture. Ma purtroppo, se per il 15 marzo non avremo l’approvazione, non potremo più continuare con i lavori”. “E’ davvero l’esperienza più difficile della mia vita – aggiunge – Ma la colpa non è del sindaco Alemanno, con cui ho ottimi rapporti. E’ proprio che ormai in Italia non c’è lo Stato ma solo un’enorme burocrazia. Ci ritroviamo come i portatori della Macchina di Santa Rosa, che dopo tanta fatica si accorgono di aver sostenuto qualcosa che non c’è. E senza governo, di qualsiasi colore sia, le opere non si fanno”.
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