Funerali di Stato a Genova, Bagnasco: La città è ferita ma risorgerà

 

“Il crollo del ponte Morandi sul torrente Polcevera ha provocato uno squarcio nel cuore di Genova. La ferità è profonda, è fatta innanzitutto dallo sconfinato dolore per coloro che hanno perso la vita e per i dispersi, per i loro familiari, i feriti, i molti sfollati. Sappiamo – ha proseguito il cardinale – che qualunque parola umana, seppure sincera, è poca cosa di fronte alla tragedia, così come ogni doverosa giustizia nulla può cancellare e restituire”. Sono parole dure, profonde e allo stesso tempo piene di speranza quelle pronunciate dall’arcivescovo di Genova, cardinale Bagnasco durante l’omelia dei funerali di Stato per 19 delle 41 vittime del crollo del ponte Morandi svoltosi oggi a Genova.

“Innumerevoli sono i segni di sgomento e di vicinanza giunti non solo dall’Italia, ma anche da molte parti del mondo. L’iniziale incredulità e poi la dimensione crescente della catastrofe, lo smarrimento generale, il tumulto dei sentimenti, i ‘perché’ incalzanti, ci hanno fatto toccare ancora una volta e in maniera brutale l’inesorabile fragilità della condizione umana”.

L’arcivescovo ha poi detto che Papa Francesco prega ed è vicino a quanti hanno sofferto per questa tragedia. “Venerdì sera – ha raccontato a tutti coloro che erano presente in chiesa-, con una telefonata affettuosa, ha voluto manifestarci la sua prossimità. In questi giorni dovunque si innalza a Dio un’onda di preghiera. Genova è nello sguardo del mondo, in un grande abbraccio di commozione, di affetto e di attesa”.

Alla cerimonia hanno preso parte le più alte cariche dello Stato. Toccant le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.  “Genova – ha detto Mattarella – è stata colpita. Tutti i genovesi e tutti coloro che si sono recati a Genova in questi anni sono passati su quel ponte, anche io l’ho percorso tante volte, anche di recente. E’ una tragedia che ha coinvolto tanti, tutto il nostro Paese. E’ una tragedia inaccettabile”. Arrivati intorno alle 11, i due vicepremier Luigi di Maio e Matteo Salvini sono stati accolti all’ingresso da un lungo applauso del pubblico, così come il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il presidente della Camera Roberto Fico. Lungo applauso anche per il capo dello Stato Mattarella, che si è intrattenuto con i parenti delle vittime ai quali si è stretto in un abbraccio. Il Presidente della Repubblica, prima di recarsi ai funerali, è stato sul luogo della tragedia per ringraziare Vigili del Fuoco e soccorritori. Il Capo dello Stato ha anche visitato gli ospedali Villa Scassi, San Martino e Galliera per incontrare i feriti.

Un lungo applauso ha accompagnato anche l’ingresso dei rappresentanti del Corpo nazionale dei vigili del fuoco che hanno portato il loro saluto ai feretri. I soccorritori, al lavoro da giorni, hanno percorso la parte sottostante l’altare in omaggio alle vittime del disastro, accolti dai familiari e dai presenti con lunghi minuti di applausi e commozione. “Con il lutto nel cuore, il nostro lavoro prosegue” si legge in un tweet dei Vigili del Fuoco poco prima dell’inizio della funzione religiosa

Ai funerali sono presenti anche Giovanni Castellucci, Amministratore Delegato di Autostrade per l’Italia e il presidente Fabio Cerchiai.

Non tutti però hanno scelto i funerali di Stato: 19 sono le famiglie che hanno scelto le esequie in forma privata, rifiutando le celebrazioni solenni. Tra loro, quelle dei 4 giovani di Torre del Greco scomparsi nella tragedia e i cui funerali sono stati celebrati ieri pomeriggio. In loro ricordo, oggi alcune foto saranno posizionate al posto delle bare.

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