Funzionario del Ministero chiede mazzette da 20mila euro

Bruno Colantonio, funzionario del Ministero dello sviluppo economico ha patteggiato una pena a 2 anni e quattro mesi di reclusione e poi se ne è andato agli arresti domiciliari. Secondo alcune intercettazioni ambientali, il video di una telecamera nascosta, le dichiarazioni di un imprenditore che si è ribellato, il soggetto finito sotto accusa, avrebbe chiesto una mazzetta da 2mila per evitare una multa di 20mila. Di qui è scattata la contestazione del reato di concussione. “Un funzionario dello Stato deve erogare servizi e non chiedere denaro”, ha sottolineato il pm Paolo Ielo nel corso della requisitoria davanti ai giudici della VI sezione penale del tribunale di Roma. Il magistrato ha spiegato anche che agli atti c’è un foglietto in cui sono appuntati nomi di altri manager e cifre. “Ci si potrebbe trovare di fronte a un comportamento seriale”, ha ribadito. Il difensore, l’avvocato Pasquale Russo del Foro di Napoli al termine dell’udienza ha detto, “impugneremo in Cassazione la decisione. Respingiamo con viva forza la ricostruzione operata dal rappresentante della pubblica accusa”. Il suo assistito ha avuto anche 5 anni d’interdizione dai pubblici uffici. “Fino a quando non è definitiva la sentenza”.

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