G8. Condannati i vertici della polizia

Confermate dalla Cassazione le condanne per falso nei confronti dei vertici della polizia coinvolti nel pestaggio e negli arresti illegali dei no-global alla scuola Diaz durante il G8 di Genova del 2001. La Suprema corte, invece, ha dichiarato prescritte le condanne per le lesioni inflitte dai celerini. E’ stata così sostanzialmente confermata, nella parte più rilevante, quella relativa alla catena di comando, la sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Genova il 18 maggio del 2010. Adesso le vittime del pestaggio, circa 60 persone, hanno la strada aperta per ottenere i risarcimenti dovuti e il ministero dell’Interno aprirà i procedimenti disciplinari a carico dei 25 imputati, anche quelli prescritti. Il dispositivo è molto lungo e complicato, questa é la sintesi.La sentenza della Cassazione, che ha confermato le condanne per falso dei vertici della polizia coinvolti nel pestaggio e negli arresti illegali dei no-global alla scuola Diaz durante il G8 di Genova del 2001, dimostra che “la giustizia c’é benché incompleta”. Lo ha detto Heidi Giuliani, madre di Carlo ucciso durante il G8. “In verità le responsabilità sono più ampie – ha aggiunto Giuliani – e penso all’assoluzione dell’allora capo della polizia e al mancato processo per la morte di mio figlio”. “Giustizia è fatta: ci sono voluti 11 anni per arrivare a questo verdetto e la Cassazione è stata coraggiosa. Mai, nelle democrazie occidentali, si è arrivati ad una condanna per funzionari della Polizia di così alto livello”. E’ il commento dell’avvocato Emanuele Tambuscio, legale di alcuni no-global picchiati alla Diaz. “La catena di comando è stata condannata e questo è un grande risultato, rimane però il dato di fatto che quella notte alla scuola Diaz è stata una pagina nera per la democrazia italiana e il Parlamento non ha nemmeno fatto una Commissione di inchiesta per individuare le responsabilità politiche”, dice l’avvocato Francesco Romeo, difensore di alcune vittime del pestaggio alla Diaz.

I giudici della Quinta sezione penale della Cassazione si sono ritirati in camera di consiglio poco dopo le 10 per emettere il verdetto sul processo a 25 agenti e funzionari della polizia per il pestaggio alla scuola Diaz di Genova, durante il G8 del 2001, di 60 no-global e gli arresti illegali di 93 no-global. Stamani ha parlato per circa un’ora Carlo Di Bugno, l’ultimo dei difensori degli imputati. La procura della Suprema Corte ha chiesto di confermare la sentenza di secondo grado emessa il 19 maggio del 2010 dalla Corte di appello di Genova. Tra gli imputati ci sono alti funzionari della polizia come Francesco Gratteri, Gilberto Caldarozzi e Vincenzo Canterini. Il collegio della Quinta sezione e’ presieduto da Giuliana Ferrua. L’udienza di oggi era stata rinviata lo scorso 15 giugno su richiesta dell’ultimo difensore, avvocato Di Bugno, che aveva detto di aver bisogno di almeno un paio di ore per la sua arringa. Invece ha parlato per circa un’ora.

(fonte Ansa)

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