G8 : devastazione e saccheggi. Cinque imputati subito in carcere, per otto invece pene più lievi

Condannati, sì, ma le punizioni saranno più lievi. E’ quantto ha deciso la Prima Sezione Penale della Cassazione, per gli otto imputati no global, di devastazioni e saccheggi nel corso delle manifestazioni anti G8 avvenute a Genova nel luglio 2001. Per solo due imputati, invece, è stata confermata la condanna d’appello. Annullate dunque le condanne ad otto anni di reclusione per Carlo Arculeo e Carlo Cuccomarino, quella di dieci anni e nove mesi per Finotti, ad otto anni per Antonino Valguarnera e a sette anni per Dario Ursino. Per questi cinque imputati, i giudici d’appello genovesi dovranno riesaminare il caso esclusivamente sulla mancata concessione delle attenuanti. La Cassazione, poi, ha diminuito la pena inflitta a Luca Finotti, Marina Cugnaschi (dodici anni e tre mesi), Vincenzo Vecchi (tredici anni e tre mesi) e Francesco Puglisi (quindici anni), annullando senza rinvio la condanna esclusivamente per il reato di detenzione di bottiglie incendiarie, che ha ritenuto assorbito nel resto delle contestazioni. Solo per cinque no global invece si apriranno le porte del carcere. In manette finiranno Alberto Funaro (condannato a dieci anni) e Ines Morasca (condannata a sei anni e sei mesi), i cui ricorsi sono stati rigettati. Esecutiva anche la pena per Marina Cugnaschi, Vincenzo Vecchi e Francesco Puglisi. La Cassazione, infatti, ha reso definitiva la loro condanna pur diminuendo per loro la pena (un anno in meno a Puglisi, che in Appello era stato condannato a quindici anni; nove mesi ciascuno in meno per Vecchi, al quale la Corte d’Appello di Genova aveva inflitto tredici anni e tre mesi e Marina Cugnaschi che, in secondo grado, era stata condannata a dodici anni e tre mesi). Restano in libertà, invece, i cinque imputati – Carlo Arculeo, Carlo Cuccomarino, Luca Finotti (al quale la suprema corte ha scontato la pena di nove mesi), Dario Ursino e Antonino Valguarnera – per i quali i giudici di Piazza Cavour hanno disposto un nuovo processo d’appello inerente la mancata concessione delle attenuanti.

“Ingiustizia è fatta”. Ha commentato così le sentenze della Cassazione l’avvocato Francesco Romeo, uno dei difensori degli imputati No Global per le devastazioni avvenute a Genova durante il G8 del 2001. “C’e’ una sproporzione abissale tra queste pene inflitte a persone che hanno danneggiato cose e ed edifici e quelle inflitte a chi ha chiuso il percorso processuale senza dover pagare alcun prezzo alla giustizia per aver seviziato delle persone”. Il riferimento del penalista riguarda le condanne confermate dalla Cassazione solo otto giorni fa per gli alti funzionari di polizia accusati delle violenze alla Scuola Diaz di Genova. I dirigenti della polizia, pur condannati in via definitiva, non sconteranno la pena in carcere perché coperta in gran parte da indulto e chiederanno l’affidamento ai servizi sociali.

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