Seconda ed ultima giornata di lavori al G8. Guerra al terrorismo e tasse i temi all’ordine del giorno per i leader riuniti a Lough Erne, nell’Irlanda del Nord. Il tutto in un clima informale che consenta di affrontare tutte le questioni a viso aperto. Nel vertice di ieri si è discusso del conflitto siriano e nel bilaterale tra il presidente Usa Barack Obama e quello russo Vladimir Putin è emersa la difficoltà nel colmare le distanze tra Stati Uniti e Russia. Al centro della sessione mattutina di oggi la lotta contro il terrorismo e il problema del pagamento dei riscatti nei sequestri, a cui si oppone la Gran Bretagna. Altro tema sul tavolo sarà la soppressione del traffici di droga, che sono una delle maggiori fonti di finanziamento del terrorismo. Il summit discuterà le prospettive di un più stretto coordinamento internazionale. Sul tavolo anche la difficile situazione in Libia: i leader incontreranno il primo ministro Ali Zeidan, invitato ai lavori. La seconda parte della mattinata sarà dedicata alla tasse, che insieme alla trasparenza e al commercio costituisce uno dei tre pilastri su cui il premier britannico, David Cameron, ha costruito il summit. L’obiettivo è rafforzare l’azione internazionale per fermare l’evasione fiscale. Sul tavolo ci sono problemi condivisi dai paesi sviluppati e in via di sviluppo ma i leader puntano a rafforzare gli standard internazionali anti-evasione e a rendere più equi i sistemi fiscali nel mondo. Nella sessione conclusiva dei lavori la presidenza Britannica tirerà le somme sui risultati conseguiti che verranno presentati nella conferenza stampa finale di Cameron nel pomeriggio.
No a pagamento riscatto ai terroristi. Il G8 dice ‘no’ ai pagamenti dei riscatti in caso di sequestri da parte dei terroristi . E’ quanto hanno annunciato fonti della presidenza Gb del summit sottolineando che i leader di appellano anche alla società, invitandole a non pagare riscatti.