A quanto si apprende, sulla base di due rapporti redatti da Dis e Aise relativamente alle informazioni contenute nel rapporto americano su fondi russi a partiti di vari Paesi, l’Autorità delegata alla sicurezza della Repubblica Franco Gabrielli avrebbe riferito al Copasir che non ci sono nelle carte riferimenti a partiti italiani.
Il Copasir ha ascoltato oggi l’Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, sottosegretario Franco Gabrielli.
Nel corso dell’audizione “sono stati forniti elementi, riguardanti le recenti dichiarazioni rese dall’amministrazione Usa in ordine alle attività di ingerenza russa nei processi democratici di diversi Paesi, dai quali non sono emersi profili concernenti la sicurezza nazionale del nostro Paese”. Lo rende noto il presidente del Copasir, senatore Adolfo Urso.
Gabrielli, sempre a quanto si apprende, ha anche riferito del colloquio di ieri fra il premier Mario Draghi ed il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, nel corso del quale quest’ultimo ha garantito che non ci sono riferimenti a partiti italiani nel dossier, allo stato.
Anche il premier, Mario Draghi, è intervenuto sul caso dei fondi russi, nella conferenza stampa seguita al CdM. “Ho avuto una telefonata con Blinken la cosa più naturale era chiedere cosa sapessero. Lui mi ha confermato l’assenza di forze poliche italiane nella lista di chi ha beneficiato di fondi russi”.
“Successivamente come riferito da Gabrielli, i vertici dei servizi segreti italiani hanno avuto contatti con gli omologhi Usa e l’intelligence Usa ha confermato di non disporre di alcuna evidenza di finanziamenti russi a candidati che competono nell’attuale tornata elettorale”.