Esplode la polemica sui social dopo le affermazioni di Antonio Tajani su Benito Mussolini. “Fino a quando non ha dichiarato guerra al mondo intero seguendo Hitler – ha detto il presidente del parlamento europeo a ‘La Zanzara’ di Radio 24 – fino a quando non s’è fatto promotore delle leggi razziali, a parte la vicenda drammatica di Matteotti, ha fatto delle cose positive per realizzare infrastrutture nel nostro Paese, poi le bonifiche. Da un punto di vista di fatti concreti realizzati – ha poi aggiunto – non si può dire che non abbia realizzato nulla”. Dopo queste affermazioni, da varie parti sono piovute pesanti critiche sull’esponente di Forza Italia, che ha cercato di controbattere twittando: “Si vergogni chi strumentalizza le mie parole sul fascismo! Sono da sempre un antifascista convinto”. Ma nonostante i distinguo, il popolo dei social network ha bocciato senza appello le parole di Tajani.
Come può un presidente del Parlamento europeo non riconoscere la natura del fascismo? Abbiamo bisogno di chiarimenti rapidi”.
Così su Twitter il leader dei Socialisti e democratici (S&D) al Pe Udo Bullmann. “Due ore dopo la lode a Mussolini, Tajani incontra Salvini e Meloni, gli italiani di estrema destra. Dopo Orban è questo il profilo futuro del Ppe?”.
Acceso dibattito alla Plenaria di Strasburgo del Parlamento europeo dopo le dichiarazioni del presidente dell’Eurocamera Antonio Tajani su Mussolini. A chiedere la parola alcuni parlamentari, tra cui il leader dei Verdi Philippe Lamberts e dei Liberali Guy Verhofstatd, che hanno invitato Tajani a ritirare le sue dichiarazioni.
Non sono mancati gli applausi da una parte dell’emiciclo, ma anche i fischi dall’altra. Diversi eurodeputati hanno chiesto di intervenire ma non hanno avuto il tempo di farlo dopo che il presidente di turno dell’assemblea il tedesco del Ppe Rainer Wieland ha detto che erano esauriti i tempi per il diritto di parola. Subito dopo sono iniziati i voti.
“Da convinto anti-fascista mi scuso con tutti coloro che possano essersi sentiti offesi dalle mie parole, che non intendevano in alcun modo giustificare o banalizzare un regime anti-democratico e totalitario”, afferma il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani. “Sono profondamente dispiaciuto che, malgrado la mia storia personale e politica, qualcuno possa pensare che io sia indulgente col fascismo – aggiunge -. Sono sempre stato convintamente anti-fascista”.