“Tutti coloro che hanno impartito in queste settimane continue lezioni al governo ed al Pdl registrano al loro interno clamorose spaccature. Su tutte svetta quella che riguarda la Confindustria con la fuoriuscita del gruppo Fiat, il principale socio dell’organizzazione imprenditoriale, un evento che la indebolisce notevolmente. Il Pd a sua volta si spacca tra referendari, anti referendari, tra quanti vogliono un governo di emergenza, quanti invocano le elezioni, quanti difendono l’attuale segretario e quanti oramai apertamente ne chiedono le dimissioni”, dichiara il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri. “A fronte di tutto questo ha buone ragioni il centrodestra ed in esso il Pdl per proseguire la propria azione tesa a governare la grave crisi economica e a riformare le istituzioni. E’ da accogliere positivamente la notizia della firma del Presidente della Repubblica al disegno di riforma della Costituzione predisposto dal governo. Si può così aprire il confronto al Senato – continua Gasparri – su questa materia che deve essere rapido ed intenso. In tal senso il gruppo Pdl chiederà a tutto il Senato un’azione decisa e coesa”. “Se è giusto parlare di legge elettorale, è ancora più importante affrontare il tema della riforma del Parlamento, contestualmente a quello della riduzione del numero dei parlamentari. Sperando piuttosto che le spaccature e le divisioni di chi ci impartisce lezioni dalla mattina alla sera – conclude il capogruppo Pdl al Senato – non ostacolino quel processo riformatore indispensabile per l’Italia, sia sul fronte dell’economia che sul fronte delle istituzioni”.