Inizia male l’avventura di Ringhio Gattuso sulla panchina del Napoli. Il cambio dell’allenatore non è servito a dare una scossa alla squadra. La nuova cura non ha dato i risultati sperati: prima, quando si stava peggio, forse si stava meglio. Gli azzurri perdono 2-1 in casa con il Parma e aggravano ancora di più la loro crisi dopo il licenziamento di Carlo Ancelotti. Una sconfitta pesantissima che complica ulteriormente la corsa per un posto in Champions League, l’obiettivo minimo, ormai, in questa stagione. La vittoria all’ombra del Vesuvio sta diventando un chimera, manca ormai da otto giornate. La scossa con il nuovo allenatore non c’è stata. La squadra è da ricostruire prima mentalmente e poi sul gioco. Quella prova di orgoglio non è arrivata a partire da capitan Insigne.
Il Parma va subito in vantaggio con Kulusevski al 4′. Ma bisogna aspettare sessanta minuti per vedere gli azzurri gioire grazie a Milik che porta il Napoli al momentaneo pareggio. Prima del gol, gli azzurri sono sembrati semplicemente smarriti, anche se hanno giocato un calcio decente dovuto solo alla superiorità tecnica. Poi il vuoto. Tanto che i ducali segnano il gol partita al terzo minuto di recupero con Gervinho. La classifica ora diventa sempre più un calvario per il Napoli che si fermano all’ottavo posto a quota 21 punti superato proprio dal Parma settimo in classifica. Ora gli azzurri ( nella foto esultanza del Parma, foto fonte ansa) devono giocare partita dopo partita. E sperare nella fortuna per quanto visto al San Paolo. Probabilmente la colpa non era solo di Ancelotti.
“Questa è una squadra costruita per stare in alto. Bisogna lavorare sulla testa. I primi dieci minuti sono stati una sciagura umana e rispecchiano il nostro momento. Differenze con il mio Milan? Lì si era in difficoltà da qualche anno, qui è una situazione nuova. Quarto posto? In questo momento abbiamo il dovere di pensarci ma anche il dovere di migliorare pensando partita dopo partita”, dice Gattuso ai microfoni di Sky Sport
“La squadra mentalmente non sta bene. Abbiamo preparato la partita in due giorni e mezzo. Ci siamo fatti prendere dall’entusiasmo, non credo alla sfortuna. La squadra deve tornare a credere nel proprio potenziale, deve togliersi dalla testa le problematiche. Io penso sia una grande squadra con giocatori fortissimi”.”Ho visto delle cose positive ma che sicuramente non bastano. È una squadra in sofferenza – dice sempre a Sky Sport -. Dobbiamo trovare tantissimo equilibrio. Insigne? Non parlerei dei singoli, per 9/10 anni il Napoli è stato secondo o terzo in classifica. I fischi ci stanno. Bisogna stare sul pezzo. Non ha giocato soltanto male Insigne”.