“La presidente della Camera Laura Boldrini ha usato la giornata contro l’omofobia per parlare di una cosa ben diversa, come il riconoscimento delle coppie dello stesso sesso, tentando di far passare il messaggio che chi dovesse essere contrario è da equiparare agli imbecilli e ai delinquenti che molestano o aggrediscono i gay. Silenzio invece sui paesi dove i comportamenti omosessuali sono puniti anche con la pena di morte. Dato che però è scesa in campo su un punto preciso, dovrebbe spiegare quali diritti ritiene debbano essere riconosciuti. Su alcuni infatti, come il subentro nell’affitto e le visite in ospedale, c’è un vasto consenso e costi minimi o nulli, su altri invece, come i diritti ereditari o la pensione di reversibilità, va spiegato che i costi ci sono e si riversano o sugli altri eredi o – per decine di miliardi- sulla previdenza sociale, e dunque sui lavoratori e sui pensionati. Altro aspetto importantissimo sono i doveri che devono corrispondere ai diritti. Proprio l’area politica di provenienza della presidente Boldrini propose norme con tutti i diritti del matrimonio e nessun dovere, e per di più senza che l’unione debba essere resa pubblica. Se si fa politica attiva occorre spiegare le cose e i costi ai cittadini. Altrimenti si fa demagogia”. Lo ha dichiarato il senatore del Pdl, Lucio Malan.