L’unica centrale elettrica di Gaza e’ stata colpita la scorsa notte dall’aviazione israeliana. I contenitori di combustibile sono in fiamme da diverse ore e per il momento non e’ possibile spegnere l’incendio. Lo affermano palestinesi che abitano nelle vicinanze, nel settore centrale della Striscia. La scorsa notte numerosi quartieri di Gaza, mentre si moltiplicavano gli attacchi dell’aviazione israeliana, sono piombati nell’oscurita’. Oggi gli abitanti della Striscia, circa 1,8 milioni di persone, hanno a disposizione in media solo due ore di corrente elettrica. Chi puo’ sopperisce con piccoli generatori di corrente elettrica ad uso familiare. A giornata appena iniziata, saleancora il bilancio delle vittime di oggi nella Striscia di Gaza: almeno 26al momento, tra le quali figurano nove donne e quattro bambini. Secondo i servizi di soccorso palestinesi, ammontano ad almeno 1.113 i morti dall’inizio dell’offensiva israeliana l’8 luglio scorso. Nelle prime ore della notte bombardamenti hanno colpito Rafah e nel campo profughi Bureij. Colpita anche la casa di Ismail Haniyeh, leader di Hamas, nel campo di Shati. Le sirene d’allarme hanno risuonato invece a Tel Aviv, dove sarebbero stati intercettati almeno 3 razzi. Cinque soldati israeliani sono stati uccisi nei combattimenti con un commando palestinese che stava tentando di infiltrarsi in un tunnel a Nahal Oz, vicino la frontiera con Gaza. Salgono così a 53 i militari israeliani morti dall’inizio dell’operazione contro Hamas. La guida suprema iraniana, l’ayatollah Ali Khamenei, ha definito oggi Israele un cane rabbioso che sta commettendo un genocidio a Gaza, affermando che il mondo islamico deve armare i palestinesi. Khamenei ha parlato in un discorso diffuso in diretta dalla tv di Stato.Un cane rabbioso, un lupo selvaggio che attacca persone innocenti, bambini che hanno perso la loro vita senza colpe. Quello che fanno i leader del regime sionista è un genocidio ed una catastrofe storica, ha detto Khamenei, ed Il presidente americano ha emesso una fatwa affinché la resistenza palestinese venga disarmata, così che non possa rispondere a tutti questi crimini. Noi diciamo il contrario: il mondo intero, ed in particolare quello islamico, deve armare più che può il popolo palestinese. Khamenei ha infine salutato la forza di resistenza palestinese, di un popolo circondato in un piccolo territorio, con le frontiere chiuse, privo d’acqua ed elettricità, una popolazione che affronta un nemico armato come quello del regime sionista. Questo popolo resiste senza sosta e questa è una lezione per tutti.