La Gran Bretagna, nonostante il rincaro dei pasti scolastici, per risparmiare ha ridotto le porzioni, lasciando i bambini affamati. E’ quanto è emerso da un’indagine condotta dall’Associazione di insegnanti e docenti (Atl), rilanciata oggi dai media britannici, da cui è emerso che le ditte incaricate di fornire i pasti alle scuole riducono le porzioni per tagliare i costi e ottenere così nuovi contratti. Tuttavia, le famiglie pagheranno quasi 100 sterline in più, rispetto all’anno scolastico 2010-2011 La situazione è particolarmente allarmante a fronte di un crescente numero di alunni che consuma a scuola l’unico pasto caldo della propria giornata. Secondo i dati delle autorità scolastiche, il numero dei bambini che hanno i requisiti per chiedere i pasti gratuiti a scuola è passato da 1.012.000 del 2009-10 a 1.055.000 del 2010-11. “Non sorprende che, nell’attuale situazione economica, c’è stato un aumento della richiesta di pasti gratuiti – ha detto il segretario generale di Atl – per alcuni bambini potrebbe essere l’unico pasto caldo della loro giornata”.
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