Dopo sette anni di prigionia per un omicidio mai commesso, è stato rilasciato ieri a londra Sam Hallam. Il giovane 24enne, solo dopo anni di indagini è stato dichiarato innocente dalla Corte di Appello londinese, vittima di errore giudiziario provocato da indagini “disastrose” da parte della polizia. Lo riferisce oggi il giornale inglese Guardian. La vicenda inizia nell’ottobre del 2004, quando Essayas Kassahun, 21 anni, viene ucciso nella periferia di Londra in seguito a una brutale aggressione di una gang di ragazzi. Hallam, appena 17 anni, viene accusato dell’omicidio e condannato all’ergastolo, malgrado le immagini di alcune telecamere di sorveglianza non evidenzino la sua presenza sul luogo dell’omicidio. A inchiodare il giovane le testimonianze di Phoebe Henville, un’adolescente che nel corso delle deposizioni fornisce diverse versioni dei fatti. Ieri, nel corso del processo di revisione, ottenuto grazie alla mobilitazione della famiglia e degli amici di Sam, la difesa ha dimostrato che il giovane non era sulla scena del delitto e che le dichiarazioni della principale testimone non erano attendibili. La procura ha annunciato che non presenterà appello.
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