Nell’ultimo anno e mezzo, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma ha scoperto 58 grandi evasori fiscali, i cui patrimoni sono espressione diretta dei gravi reati tributari o economico-finanziari commessi e recuperato 830,5 milioni di euro sottratti allo Stato: 468,5 milioni di euro, di beni mobili e immobili dapprima “congelati” e poi acquisiti in via definitiva (con la confisca) al patrimonio dello Stato e, 362 milioni di euro, a disponibilità sottoposte a sequestro. Questi dati sono stati diffusi dalla Gdf in occasione dei 244 anni di vita del corpo.
La gran parte degli evasori si è avvalsa di una rete di connivenze per realizzare circuiti viziosi fatti di fatture false, emesse o utilizzate in contabilità, oltre a veri e propri sodalizi criminali che, affidandosi in qualche caso all’esperta consulenza di studi tributari, sono in grado di minare la concorrenza tra le imprese sane del Paese. L’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti si accompagna alle frodi più strutturate come le ‘carosello’ e alla costituzione di crediti Iva fittizi da utilizzare per indebite compensazioni di imposte e contributi.