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Non condivido neppure una parola dell’articolo, pubblicato sul giornale “Il Mattino”, a firma della giornalista Raffaella R. Ferré: “Storie di chi chiude e di chi si lamenta”. Sicché il quotidiano partenopeo invece di denunciare la gravità della chiusura dell’unico parco pubblico presente in un’area densamente abitata, quale quella posta nei pressi dei giardini di via Ruoppolo, oggi parco Mascagna, con le proteste dei cittadini, con la richiesta delle dimissioni dell’assessore Santagada e l’apertura di un’indagine da parte della magistratura inquirente, dedica alla vicenda poche righe per lanciare un messaggio inaccettabile: se un servizio pubblico non funziona bene, non lamentatevi, altrimenti ve lo tolgono completamente! Non basta dunque che i napoletani abbiano dovuto tollerare, in questo scorcio di secolo, amministrazioni comunali che si sono rivelate del tutto incapaci, col risultato che è sotto gli occhi di tutti, con una città insicura e degradata! Adesso non ci si potrebbe neppure più ribellare a questo stato di cose, protestando e denunciando tutto ciò che non funziona o funziona male? Dunque mettiamo la sordina a tante associazioni e comitati che, per fortuna, a Napoli alzano la voce, anche se giornali come “Il Mattino” li ignorano, battendosi per il bene Comune, cercando di ripristinare un minimo di vivibilità in una città in agonia, come dimostrano i gravi quotidiani episodi di cronaca nera? Un messaggio inaccettabile che respingiamo al mittente.
Gennaro Capodanno
