Roma. Nell’affollata Sala Stampa della Camera dei Deputati, si è svolta la seconda presentazione della riedizione di “Luna Rossa”, celebre canzone del 1950. Il brano musicale torna alla ribalta grazie alla suadente interpretazione inedita realizzata nel rispetto dell’originale da Gennaro De Crescenzo. L’artista, fedele alla tradizione di famiglia, è nipote dell’autore Vincenzo De Crescenzo, che la scrisse con musiche di Antonio Vian realizzate in forma di beguine (ritmo caraibico attinente alla rumba). Cantata la prima volta da Giorgio Consolini al Teatro Augusteo di Napoli, per la Festa di Piedigrotta, diventò un grande successo del dopoguerra, nazionale e poi internazionale, fino a giungere in America, tradotto in 42 lingue e dialetti. Tra le massime interpretazioni, quella di Frank Sinatra (Blushing Moon) e di Claudio Villa. A Rima, i saluti istituzionali di rito sono stati portati dall’on. Alessandro Caramiello che orgogliosamente ha sottolineato: “La mia terra può contare su delle eccellenze incredibili, da secoli, anzi da millenni, il Mezzogiorno è crocevia di artisti e letterati, che hanno impreziosito il nostro patrimonio immateriale, rendendoci culla della civiltà”.
Ha quindi preso la parola Gennaro De Crescenzo per presentare questa nuova iniziativa editoriale e discografica. Il videoclip ufficiale è sulle piattaforme. Dedicato a Mario Damiano, prematuramente scomparso, si presenta con efficacia coinvolgente e risulta molto gradevole e attuale. L’arrangiamento è firmato da Michele Buonocore e Carmine Terraciano, regia di Debora Sacco. Alcune scene sono state girate nello storico Gran Caffè Gambrinus di Napoli. Altre nei posti più misteriosi e intriganti della città partenopea, già Capitale di uno dei più progrediti regni che hanno segnato la storia moderna, ricco di talenti e contraddistinto da geni in tutti i settori dall’arte, alla cultura, alla scienza. “Le voci iniziali del video sono della figlia di Gennaro, Claudia e del padre Luigi, in arte Gino Deck, già primo cantante dei De Crescenzo negli anni Settanta. “È un pezzo al quale tengo particolarmente e in cui credo molto, che sento tanti anche per il forte legame familiare e come tributo alla memoria di mio zio Vincenzo che è stato un grande punto di riferimento nella mia mente fin da bambino” – ha dichiarato l’artista, figlio d’arte, nipote dell’autore di Luna Rossa, Vincenzo, e pure di Edoardo De Crescenzo, star nel panorama musicale italiano.
Questa seconda riuscita presentazione, fa seguito al successo riscosso anche nella prima che si è tenuta nel salone delle conferenze della sede dell’Ordine dei Giornalisti della Campania. Presente il vicepresidente Mimmo Falco che ha conquistato con la sua dotta introduzione il qualificato pubblico di colleghi. In particolare, si è soffermato su un dettagliato spaccato della Napoli di metà Novecento e sui successi mondiali allora prodotti nei più svariati settori. In primis quello della Canzone Napoletana, che ha conquistato il Pianeta, e oggi va difesa dai pericoli derivanti dalla globalizzazione e divulgata con efficacia, quale radice e preziosità del popolo napoletano e del Sud.