Il presidente del consiglio Paolo Gentiloni a Berlino nella sede della Cancelleria è stato accolto da Angela Merkel. Il premier ha avuto un bilaterale con la cancelliera.
‘Non possiamo dare la sensazione che in un mare in tempesta l’Ue si muova con un piccolo cabotaggio e adotti una sorta di flessibilità a corrente alternata: molto rigida sui decimali dei bilanci e molto ampia sulle questioni fondamentali come la questione migratoria’, ha detto Gentiloni in conferenza stampa ribadendo le posizioni già espresse nei giorni scorsi dal presidente della Repubblica Mattarella e sottolineando che si parla spesso di ‘Europa a due velocità, io direi che c’è un’Europa a due rigidità, troppo rigida su alcune cose, troppo flessibile su altre’.
Con la cancelliera Merkel abbiamo parlato del destino dell’Europa, ha proseguito, sappiamo che attraversa una fase difficile. Italia e Germania sono tra i paesi convinti della straordinaria importanza del futuro europeo. Italia e Germnaia intendono lavorare insieme per rilanciare la Ue pensando alle sfide che ha davanti su crescita, lavoro, investimenti, migranti e difesa dei nostri principi. E una opportunità avere una agenda condivisa, questo incontro a responsabilità incrociate, fra presidenze del G7 e del G20′.
Crediamo che la fase dell’austerità fine a se stessa sia tramontata e auspichiamo un confronto aperto e costruttivo sul tema. Talvolta la sproporzione tra le sfide che ci attendono e la discussione su virgole e cavilli è stridente. Il piano Juncker non è sufficiente per dare le risposte alle sfide attuali. L’Italia, ha aggiunto Gentiloni partecipando ad un forum italo-tedesco, non tornerà mai ad essere un paese fiscalmente irresponsabile, quel tempo ormai è finito. anche se ne paghiamo ancora il prezzo.
Una precisazione anche sulla querelle che ha contrapposto Roma e Berlino su Fca: ‘Abbiamo avuto polemiche in questi giorni, una in particolare sulle emissioni di alcuni modelli di Fca. Io ho semplicemente ribadito alla Merkel in amicizia che queste sono questioni regolate dalle leggi che attribuiscono alle autorità nazionali i controlli e che c’è una commissione a livello europeo. Decidiamo per quello che ci riguarda e siamo certi che i tedeschi facciano lo stesso’.
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