Intervenuto ai microfoni del Sueddeutsche Zeitung, Paolo Gentiloni ha parlato della situazione economica dell’Eurozona. Paolo Gentiloni, “Le regole del Patto di Stabilità sono nate nel contesto di una crisi, ora però dalla crisi siamo fuori”
Parlando del Patto di Stabilità, il Commissario Gentiloni ha evidenziato come sia necessario intervenire per modificare le regole. “Dobbiamo mettere in chiaro che queste regole sono nate in un momento particolare, nel contesto di una crisi. Ora però da questa crisi siamo fuori. E abbiamo altre sfide davanti a noi: la lotta al cambiamento climatico e il pericolo di avere, per un lungo periodo, una crescita bassa e una bassa inflazione. In questo contesto le regole europee devono essere gradualmente adeguate”.
Il commissario vuole agire rapidamente. E spiega innanzitutto di voler valutare i vantaggi e gli svantaggi delle regole. “Ci saranno consultazioni su questa base e nella seconda metà del 2020 potremmo presentare proposte”, dichiara ancora l’ex premier italiano. Secondo Gentiloni bisogna “sfruttare l’opportunità che ci dà la revisione del six e two pack per riflettere sul futuro, basandomi sull’evidenza del passato e prendendo in considerazione il contributo del Fiscal Board“.
Paolo Gentiloni al Rome Investment Forum 2019: “Mes? In Italia non abbiamo bisogno di una fiammata di autolesionismo” Intervenuto al Rome Investment Forum 2019 Gentiloni ha poi parlato delle previsioni per il futuro. “Non ci sono al momento attendibili previsioni sulla possibilità che nel 2020 e 2021 ci sia un ‘rebound’ della crescita significativo. Non siamo alla vigilia di una recessione ma di un rallentamento”.
Inevitabile poi un commento sulla riforma del Mes: “In Italia non abbiamo bisogno di una fiammata di autolesionismo, di cui il nostro Paese è ogni tanto protagonista e per la quale paghiamo prezzi politici rilevanti. Abbiamo invece bisogno di un rilancio di crescita e sostenibilità“. “Le polemiche nel dibattito pubblico non fanno bene al Paese, sono incomprensibili. Consentiteci di completare l’ultimo miglio la manovra, una volta che sarà approvata ci dedicheremo a progetto un futuro migliore per il mostre Paese e a progettare le riforme strutturali necessarie, e una magna pars del tavolo sarà dedicata a un programma per realizzare in modo più efficace gli investimenti. Tre le direttrici: una razionalizzazione delle risorse pubbliche rafforzando il partenariato tra pubblico e privato, semplificare il quadro regolatorio e ridurre gli oneri burocratici“.