La partita sul Recovery fund va avanti: nell’ultimo vertice Ue, i sostenitori di questo meccanismo hanno incassato un importante sì. Anche se molti nodi rimangono da sciogliere.
Sul tema il commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni, ha rilasciato un’intervista a “La Stampa”. “E’ necessario un fondo da almeno mille miliardi. Certamente una parte di questi finanziamenti dovrà avvenire attraverso sussidi. Il turismo e altri settori specifici, così come alcune aree geografiche, hanno bisogno di un sostegno secondo il principio di solidarietà. Inoltre c’è anche una ragione macro-economica: dobbiamo evitare di alimentare una spirale che faccia aumentare il debito di quei Paesi già fortemente indebitati che sono anche i più colpiti dalla pandemia“, afferma Gentiloni, secondo il quale i fondi dovrebbero essere disponibili già quest’anno. “Dovremo anticipare alcune somme nei prossimi mesi. Se dovessimo lasciar correre questa situazione di disparità per un anno, sarebbe più costoso intervenire per mitigarne l’impatto“, ha sottolineato Gentiloni. “L’entità di questa recessione è chiara, ma è altrettanto chiaro il suo carattere disomogeneo e soprattutto quello della ripresa che verrà. Questa disparità è una minaccia esistenziale alle fondamenta dell’Unione perché mette in pericolo il mercato unico e la convergenza nell’Eurozona“.