La Germania di Khol e di Angela Merkel, la fortezza d’ Europa che voleva aprirsi al mondo intero, è diventata il punto debole del Vecchio Continente. E’ assediata dalle destre estreme e dai rigurgiti neonazisti, dal sovranismo e dal populismo che ci stanno schiacciando e minando le fondamenta della nostra democrazia. Le milizie di Putin che incalzano gli ucraini per spingerli ad accettare una pace ingiusta, di cui noi europei potremmo essere costretti a fare da garanti. Il nuovo padrone del satellite Elon Musk che ha finanziato Trump, diventa capo di un importante dipartimento alla Casa Bianca e si occuperà di riformare la pubblica amministrazione di ‘sfoltirla’, si è lanciato all’ attacco della Vecchia cara Europa e delle sue istituzioni, in Italia in particolare ha attaccato la magistratura. Un’Europa, quindi, debole e indifesa che si vede rosicchiare i suoi principi democratici dalle orde nere. Prima la Polonia, poi Ungheria, Austria e il contagio in parte è arrivato a che in Italia, Olanda e Svezia. L’ orda nera, nazional populista ha stabilito, ora, la sua roccaforte in Francia ma soprattutto in Germania. In questi due Paesi, l’ assalto alla democrazia liberale vede marciare unite le estreme destre con le estreme sinistre, come avviene in Francia con Le Pen e Melenchon. In Germania i Socialdemocratici sono allo sbando, i cristiano democratici si spostano sempre più a destra, l’estrema destra dell’Afd e l’estrema sinistra di Sahra Wagenknect convergono sotto i vessilli di Vladimir Putin. È una sorta di sindrome di accecamento collettivo che rievoca pagine di una storia triste, che erano state strappate e dimenticate. Una storia assai triste quella che sta segnando il destino della Germania e conseguentemente quella dell’ Europa. Per anni la sua stabilità politica ed economica e la sua convinzione democratica sono stati il motore della crescita europea. Oggi che l’ Europa sotto l’ attacco di Putin, Trump e XI Jinping, incomincia a vacillare non riesce più a garantire l’ ordine democratico al suo interno. La strage di Magdeburgo di pochi giorni or sono,ha evidenziato che l’Europa è arrivata alla sua fase più critica e la sorte della Germania deciderà anche per noi tutti europei. Occorre svegliarsi da questo sonno ad occhi aperti, ma pur sempre un sonno altrimenti il sangue versato a Magdeburgo non arresterà la corsa verso il vuoto.
Andrea Viscardi