Il capo della polizia di Gerusalemme Yoram Halevi ha annunciato che anche oggi, come venerdì scorso, agli uomini palestinesi con meno di 50 anni sarà vietato partecipare alla preghiera del venerdì, il giorno sacro per i musulmani, alla Spianata delle moschee. Per quanto riguarda le donne non sono state imposte restrizioni.
La polizia teme che possano verificarsi degli scontri dopo la preghiera, la prima dopo che le autorità israeliane hanno tolto i metal detector, le barriere e gli altri sistemi di sicurezza con cui avevano limitato l’ingresso alla Spianata delle moschee, e i responsabili religiosi del complesso hanno chiesto ai palestinesi di interrompere il boicottaggio di protesta contro queste misure. Le misure di sicurezza erano state adottate dopo l’attentato del 14 luglio in cui due poliziotti israeliani erano stati uccisi. Nei giorni successivi ci sono state serie di scontri tra polizia ed esercito israeliani e palestinesi; negli scontri di ieri ci sono stati 116 feriti, 115 palestinesi e un poliziotto israeliano.
In un ospedale di Ramallah (Cisgiordania) e’ deceduto la scorsa notte il 26/enne Mohammad Kanaan che era stato ferito alla testa lunedi’ a Hizme (Gerusalemme) durante scontri con la polizia israeliana. Con la sua morte sale a cinque il bilancio dei dimostranti palestinesi rimasti uccisi da venerdi’ scorso nelle manifestazioni di protesta contro le misure di sicurezza israeliane nella Spianata delle Moschee. La notizia, riferita dalla agenzia di stampa palestinese Maan, non ha per ora conferma da parte israeliana.